In occasione di Manifesta 13 -quest’anno a Marsiglia- il 25 settembre inaugura Real Utopias, una collettiva in cui 16 artisti riflettono sulla possibilità di trasformare il futuro partendo dal proprio immaginario.
Curata da Bianca Cerrina Feroni e Melania Rossi, la mostra marsigliese rappresenta la seconda tappa del progetto Looking for Utopia, presentato lo scorso anno in occasione della 58esima Biennale di Venezia. Se in laguna il punto di partenza era stato il sogno, Real Utopias si concentra invece sulla realtà e sulla possibilità di modificarla tramite il pensiero.
Fil rouge che collega i lavori dei 16 artisti coinvolti è l’immaginare un luogo con non esiste. O almeno, che non esiste ancora. Prendendo in considerazioni questioni sociologiche, economiche e politiche e il modo in cui esse si riflettono nell’arte, gli artisti cercano di trasformare il proprio immaginario in realtà. In questo oggettivarsi dell’utopia, emergono riflessioni sul rapporto uomo-natura, l’identità personale e il concetto di confine, particolarmente significativo in una città “di passaggio” come Marsiglia.
Gli artisti coinvolti, tra cui figurano i nomi di Jan Fabre, Sophie Ko, Michele Ciacciofera, affrontano il tema con ogni tipo di medium. In mostra sono presenti dipinti, sculture, disegni, fino ad arrivare a opere multimediali e interventi site-specific.
Giulia Andreani, José Angelino, Francesco Arena, Yuval Avital e gli altri danno vita alla contraddizione che sta alla base di ogni slancio utopico, quella tra possibilità e impossibilità di creare una nuova relazione col mondo.
La mostra è realizzata nell’ambito di Manifesta 13 Marseille, The European Nomadic Biennial, e fa parte della sezione Les Parallèles du Sud.
Informazioni utili
Real Utopias
26 settembre – 30 novembre 2020
Maison R&C, Marsiglia