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Aspettando Henry Moore. Il programma espositivo dell’autunno del Museo Novecento di Firenze

Museo Novecento Firenze Museo Novecento Firenze
Museo Novecento Firenze
Museo Novecento Firenze

Sembra non risentire di alcuna battuta d’arresto causa Covid-19 il Museo Novecento di Firenze. Anzi, in aperta sfida al virus e alle sue minacce, ha deciso di proporre un programma di eventi ancora più fitto e interessante di quel che ci si poteva attendere.

Humus. Andrea Francolino / 25 settembre 2020 – 12 dicembre 2020

28 bandiere che si uniscono per sventolare all’unisono. È questa l’opera issata al primo piano del Museo, proprio sotto il loggiato. Nella mostra curata da Luca Puri e Sergio Risaliti ogni stato dell’Unione Europea è rappresentato in una sorta di grande bandiera globale, con l’aggiunta di quella dell’Unione. Uno stendardo congiunto che può essere adottato dai singoli Paesi all’insegna della tutela dell’ambiente. Su ciascuna bandiera saranno visibili le coordinate gps riferite alle sedi dei singoli parlamenti: un modo discreto e univoco per rivelare, attraverso la posizione geografica, il proprio posto nel mondo.

Tra le colonne del loggiato riecheggiano le note dei 27 inni, come se i Paesi accorressero all’incontro. Infatti qui (sulla bandiera), la disposizione di ciascun vessillo richiama quella dei rappresentanti dei singoli Paesi. La mostra di Francolino sarà accompagnata il giorno dell’inaugurazione, il 24 settembre, da una performance che coinvolgerà 28 Gonfalonieri delle Arti e delle Magistrature Fiorentine. La performance partirà alle 17.30 dal Palagio di Parte Guelfa per muoversi verso Piazza Signoria e raggiungere il Museo Novecento alle 18.30.

Incanto. Rocco Gurrieri e Irene Montini / 25 settembre 2020 – 28 gennaio 2021

Prima esperienza in un grande museo per i due giovani fotografi, illustratori e videomaker. Irene Montini e Rocco Gurrieri trascinano il visitatore in un mondo onirico, sovrannaturale e tenebroso. Incanto nasce dalle costole di un film inedito prodotto dal Museo, il secondo dopo quello realizzato da Rä di Martino. Gli artisti hanno attinto dall’ambientazione del film, per trarre una serie di fotografie. Tutte di grande formato, vengono esposte negli spazi al primo e al secondo piano del complesso delle ex Leopoldine. Mondi fantastici ma tenebrosi sono il set di un esperimento a cavallo tra cinema e fotografia, dove trova spazio, anche a sorpresa, una scultura a dorma di pianta, che in questa vicenda misteriosa diventa il perno centrale.

Andrea Francolino, Alpe del Nevegàl, 2020
Andrea Francolino, Alpe del Nevegàl, 2020
Paradigma. Il tavolo dell’architetto / 25 settembre 2020 – 28 gennaio 2021

Torna il progetto quadriennale che ha visto avvicendarsi negli spazi del piano terra del Museo tanti grandi progettisti della scena internazionale. Durante il lockdown Paradigma si è trasferito sulle piattaforme digitali del museo e della rivista specializzata Area, coinvolgendo numerosi studi professionali, ai quali l’Architetto Laura Andreini – oggi curatore della mostra – ha chiesto di realizzare un video sul tema: “Cosa è il tavolo dell’architetto?”. I video, trasmessi con cadenza regolare durante il lockdown sui canali ufficiali del Museo, fanno parte oggi della mostra insieme e riescono a svelare la dimensione sempre peculiare dell’attività dell’architetto.

Made in Italy – OFF. Suspense. Lori Lako / 25 settembre 2020 – 23 novembre 2020

Il progetto Made in Italy era partito il 2 giugno, in concomitanza con la riapertura del Museo dopo il lockdown. Si tratta di un’iniziativa di arte pubblica che accende un dialogo bilaterale tra spazio urbano e spazio museale. Ora però, per la prima volta, il progetto valica i confini artistici italiani e ospita le opere di Lori Lako. Anche se a ben guardare l’artista, nata a Pogradec nel 1991, è attiva da tanti anni nel contesto artistico e culturale italiano. Così facendo Made in Italy vuole mandare un messaggio di inclusività da parte della comunità artistica, che accoglie entusiasta chi arriva da fuori per condividere idee e racconti. Anche Lori Lako concentra il proprio impegno artistico a sostegno dell’ambiente, come il lavoro site specific ideato per la mostra testimonia.

Alberto Campo Baeza, Turégano House, matita su carta, 1988
Alberto Campo Baeza, Turégano House, matita su carta, 1988
Duel. McArthur Binion / ottobre 2020

L’artista afroamericano espone i suoi lavori per la prima volta in un’istituzione culturale italiana. Nel weekend del 10 e 11 ottobre, inoltre, verrà organizzata tra il Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio la prima edizione di un festival dedicato alle arti performative MATCH. Two Days on Performance / Public / Space come omaggio alla figura di Allan Kaprow.

Henry Moore / novembre 2020

Il primo piano del museo e l’ambiente Room al piano terra saranno interamente dedicati alla mostra di disegni, grafiche e sculture di Moore, a quasi cinquant’anni (era il 1972) dalla celebre esposizione che vide lo scultore inglese protagonista al Forte Belvedere.

Solo. Arturo Martini / dicembre

A partire dalle opere della collezione permanente del Museo nasce una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi protagonisti della scultura del Novecento.

Fondazione Henry Moore, Houghton Hall a Norfolk
Fondazione Henry Moore, Houghton Hall a Norfolk

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