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Il viaggio di John R. Pepper tra i più remoti deserti del pianeta in mostra a Todi

RUB AL KHALI (EMPTY QUARTER) DESERT, U.A.E. 2015
RUB AL KHALI (EMPTY QUARTER) DESERT, U.A.E. 2015

Inhabited Deserts, la mostra di John R. Pepper a Todi, dal 3 ottobre al 28 novembre 2020

Ha viaggiato per tre anni con la sua Leica M6 percorrendo 18 mila chilometri nei deserti di Dubai, Egitto, Iran, Israele, Mauritania, Oman, Russia e Stati Uniti.  Profondo conoscitore della fotografia analogica in bianco e nero, l’artista John R. Pepper, apprezzato e noto al collezionismo internazionale e ai musei del mondo per le sue immagini raffinate stampate su carta Baritata ai sali d’argento, nello splendido scenario del centro storico di Todi, narra attraverso 53 foto, il suo viaggio tra i più remoti deserti del pianeta.

“I deserti hanno sempre affascinato i fotografi” spiega l’autore “e la ragione che spesso li porta lì è catturare la bellezza del paesaggio. Una bella sfida, ma non era quello che cercavo: io volevo andare oltre. La mia idea, il mio intento è stato usare il deserto come il pittore sfrutta la verginità di una tela bianca”.

Siberia Russia Inhabited Deserts 

Sottolinea il curatore della mostra, Gianluca Marziani “Pepper modula le scale dei grigi con rabdomantica nitidezza, profilando le dune come fossero lame, sezionando i contrasti con ambivalenze semantiche, intuendo l’istante in cui il sole disegna senza sbavature”. Il percorso espositivo di grande suggestione e accompagnato da un video del backstage, corredato da interviste ai personaggi incontrati nel cammino, si snoda tra il Museo civico e Pinacoteca e il Complesso del Nido dell’Aquila a Todi.

John R.Pepper che vive tra Palermo, Parigi e New York, approfondisce la sua visione di questi luoghi millenari: “Ho cercato di scoprire quali immagini si offrivano al mio sguardo, a volte erano visioni figurative, altre volte astratte e la simbiosi tra il paesaggio che avevo davanti e le immagini sepolte dentro di me. Alla fine di questa ricerca subliminale, la mia fotografia, la mia “tela”, si fa espressione del mio essere profondo, delle mie percezioni di artista”.

Inhabited Deserts curata da Gianluca Marziani e da Kirill Petrin, co-curatore, collezionista e storico dell’arte, approda in Italia dopo il debutto a Parigi e un ciclo espositivo che ha già toccato capitali come Teheran o Tel Aviv e, dopo la grande mostra di Todi, andrà in altre città europee e negli Stati Uniti. Un ricco e prezioso libro-catalogo completa l’esposizione.

Dasht-e Lut, Iran, 2017

Durante la preview del 2 ottobre avrà luogo una conversazione internazionale, moderata da Duilio Giammaria dal titolo: Il confine assente: conflitti e nuove armonie e interverranno oltre all’autore, ai curatori personalità di spicco nel panorama mondiale. Tra questi: Max Calderan, numero uno degli esploratori dei deserti estremi, detentore di 13 record mondiali, Giancarlo Esposito, il famoso Gus Fring delle serie cult Breaking Bad e Better Call Saul e dei film di Spike Lee, Sheikh Ahmed Mohammed Al-Jebali, sceicco della tribù Jabaleya, tribù responsabile della sicurezza del monastero di Santa Caterina nel Sud-Sinai dal 565 d.C., Avner Goran, archeologo di fama mondiale, rappresentante israeliano per la Abraham Path Initiative, Mehrdad Ghazvinian, il maggior esperto di deserti iraniani, conosciuto come Desert Fox. Con il sindaco di Todi parteciperanno anche il Prof. Avv. Emmanuele F.M.Emanuele Presidente Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale e Rodney Ford , Ministro della Cultura dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.

Dasht-e Lut desert, Iran 2017

Al centro del dibattito, la consapevolezza che solo nel deserto esiste lo spazio transnazionale del dialogo, una specie di terra comune in cui ridurre i conflitti mentre si affrontano crisi finanziarie, epidemie, disastri naturali e tensioni geopolitiche. Se l’umanità avrà un nuovo domani si dovrà ripartire dall’immagine simbolica di un deserto, da una dottrina che ridefinisca il peso del denaro e la sua distribuzione planetaria.

Sahara desert, Mauritania, 2017
Siberia Inhabited Deserts
Israele Negev Inhabited Deserts
Nevada Majore Desert, 2015
South Sinai desert, Egypt, 2017
Dasht-e Lut, Iran, 2017

John R. Pepper | Inhabited Deserts

3 ottobre – 28 novembre 2020
Museo civico e Pinacoteca di Todi
piazza del Popolo 29/30 Todi

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