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Capolavoro barocco: la geometria e il movimento di San Carlo alle Quattro Fontane

San Carlo alle Quattr Fontane

 

Soprannominata San Carlino dai romani per le sue ridotte dimensioni, la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane fu edificata nel XVII secolo ad opera di Francesco Borromini. Nel video di Smarthistory, la geometria e il movimento di un capolavoro dell’architettura barocca.

Con la sua area copre a malapena uno dei quattro pilastri che sorreggono la cupola della basilica di San Pietro in Vaticano. San Carlino, come la chiamano affettuosamente i romani, fu realizzata tra il 1634 e il 1644 da Francesco Borromini. L’architetto  ticinese aveva già collaborato al Baldacchino di San Pietro e al palazzo Barberini. Costruita per il piccolo convento dei Trinitari Spagnoli, la chiesa si affaccia sulla trafficata Via del Quirinale, all’incrocio della Quattro Fontane: il muro esterno dell’edifico ospita quella raffigurante il Tevere.

Considerata dei massimi capolavori architettonici del Barocco romano, la struttura è composta da una serie di linee ondulate, concave e convesse, disposte su ben due ordini. Sopra il portale d’ingresso svetta San Carlo Borromeo, realizzato da Antonio Raggi, incorniciato da due cherubini le cui ali coprono la statua. L’interno si presenta raccolto ma molto elaborato: alterna a sua volta concavità e convessità, strutture geometriche complesse, tra cui triangoli e simboli della Trinità.

San Carlo alle Quattr Fontane

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