A pochi giorni dall’accordo Artemis fra Italia e Stati Uniti per riprendere ad esplorare la luna, va in onda The Right Stuff: Uomini Veri. La serie, basata sul libro omonimo dello scrittore e giornalista Tom Wolfe, viene trasmessa a partire da venerdì 9 ottobre in prima tv su Disney+. La stoffa giusta (in italiano) racconta i retroscena della vita degli astronauti scelti nel 1959 per il programma Mercury Seven della Nasa; un progetto che intendeva raggiungere e doppiare i risultati dell’Unione Sovietica nella corsa allo spazio. E, per farlo, i responsabili non esitarono a usare abilmente lo storytellingsulle vite dei sette piloti, rendendoli figure eroiche ancor prima di diventarlo. In onda per la prima volta in Italia e negli Usa il 9 ottobre 2020 e prodotta da National GeographicStudios, Warner HorizonTelevision e la Appian Way di Leonardo Di Caprio, la serie inizia con due episodi nella stessa serata; per poi proseguire con un episodio a sera, per un totale di otto puntate.
I cosiddetti “Mercury Seven” vengono reclutati fra i migliori piloti statunitensi sotto i quarant’anni. E, mentre i più esperti ingegneri della Nasa calcolano che sono necessari decenni per far viaggiare un uomo nello spazio, i sette astronauti e il loro gruppo di lavoro hanno il compito di impiegarci al massimo due anni. Inizia, così, un percorso storico e umano che approderà, in seguito, allo barco sulla luna.Al centro della trama sono le vicende e le rivalità tra il maggiore John Glenn, stimato pilota collaudatore epadre di famiglia interpretato da Patrick J. Adams (già protagonista del legaldramaSuits), e il tenente comandante Alan Shepard, uno dei migliori piloti della marina militare, interpretato da Jake McDorman (nel cast della sitcom statunitense Murphy Brown).
Il racconto che ha ispirato la serie è il saggio vincitore del National Book Award “The right stuff”, scritto dal giornalista Tom Wolfe nel 1979. Dopo aver incontrato astronauti, piloti e tecnici coinvolti nel programma Mercury, Wolfe scopre l’umanità di coloro che dovevano avere “la stoffa giusta”, ovvero qualità superiori per affrontare una sfida senza precedenti; ma che, in verità, erano uomini normali con limiti ed ambizioni, costretti a recitare il ruolo di supereroi. Nel 1983, dal libro venne tratto un film che vinse quattro premi Oscar, intitolato in italiano “Uomini veri”.