La Glück è nata nel 1943 a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi. Nel 1993 vinse il Premio Pulitzer per la poesia
“Per la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale“. Con queste motivazioni l’Accademia Reale Svedese ha annunciato questa mattina il conferimento del Premio Nobel per la letteratura alla poetessa e scrittrice statunitense Louise Glück. Un’intellettuale non nuova a riconoscimenti di grande prestigio internazionale. Se è vero che già nel 1993, cinquantenne, si aggiudicava il Premio Pulitzer per la poesia per la sua collezione “The Wild Iris”.
Nata nel 1943 a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi, la Glück ha avuto una giovinezza segnata da problemi di salute, che le hanno impedito di seguire regolarmente gli studi comunque fatti e conclusi alla Columbia University. Nel corso della sua carriera la scrittrice – che insegna poesia all’Università di Yale – ha pubblicato dodici antologie di poesie. Dopo il successo al Pulitzer, che le ha dato ampia notorietà, è stata insignita nel 2003 del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti, mentre nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia.
“Mi fa piacere che a vincere il premio Nobel per la Letteratura sia una donna e una poetessa perché la poesia è poco praticata e conosciuta”, ha commentato con l’Adnkronos la scrittrice Dacia Maraini. “Tanto è vero che Louise Gluck non è stata mai tradotta in italiano. In un momento di sciatteria linguistica la poesia ci insegna a pensare e a parlare con più consapevolezza e intelligenza“.
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