La galleria Tornabuoni Art inaugura la nuova sede parigina con la mostra ITALIA minimal
Apre al pubblico il prossimo 22 ottobre, con inaugurazione il 21 sera, negli stessi giorni delle Big Auction di Christie’s e Sotheby’s organizzate a staffetta tra Londra/Parigi. La galleria beneficerà dell’aria frizzantina che accompagna sempre questi eventi, sperando che per quella data la situazione covid-19 rimanga sotto controllo.
La mostra da Tornabuoni Art propone un’attenta selezione di capolavori realizzati da protagonisti della sperimentazione visuale tra fine anni Cinquanta e anni Settanta: Vincenzo Agnetti, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Sergio Lombardo, Piero Manzoni, Paolo Scheggi, Giuseppe Uncini.
Come suggerisce il titolo, le ricerche di questi grandi maestri del secondo dopoguerra – assumendo anche Lucio Fontana e Jannis Kounellis come artisti italiani per la loro storia e il loro dialogo stretto con i colleghi del Belpaese – sono lette attraverso la lente del Minimalismo: una definizione che, sebbene per tradizione è legata all’arte d’Oltreoceano, può essere uno spunto in
teressante per leggere le esperienze italiane tra anni Sessanta e Settanta, evidenziando affinità, punti di contatto ed elementi di distinzione tra queste e quelle americane.
Il progetto espositivo vede la luce 20 anni dopo la grande mostra “Minimalia. An Italian 20th Century Vision”, a cura di Achille Bonito Oliva e tenutasi al Museum of Modern Art PS1 di New York tra l’ottobre del 1999 e gennaio del 2000, dove molti artisti allora presenti oggi sono da Tornabuoni Art: Agnetti, Burri, Castellani, Ceroli, Colombo, Dadamaino, Fontana, Kounellis, Lombardo, Manzoni, Uncini.
Artisti per i quali la scelta della riduzione operativa, il rifiuto di ogni contaminazione decorativa e narrativa, la ricerca di nuovi materiali e la concentrazione sui fondamentali dell’arte – il colore, la superficie, la materia, lo spazio, il tempo – in nome di un rifiuto radicale di tutto ciò che è spurio e superfluo, si unisce al confronto con la razionalità, il senso della geometria e l’organizzazione prospettica che affondano nei secoli della grande storia dell’arte italiana, in una tensione tutta mediterranea.
Questi gli aspetti fondamentali del minimalismo italiano, rispetto a quello nordamericano, che ITALIA minimal mette in scena in un inedito percorso, accompagnato da un testo critico di Ilaria Bignotti:
Il senso di una ricerca tutta italiana è custodito e offerto allo sguardo ora negli Achrome instabili e vivi di Piero Manzoni, ora nelle ferite aperte sul nuovo di Lucio Fontana; nelle inquiete trame di Castellani come lungo le tensioni estroflesse di Bonalumi; agognato e rincorso sui bordi delle aperture che s’addentrano e affacciano nelle Intersuperfici di Scheggi e nelle spaccature della materia corrusca e ri-composta di Burri; dichiarato e promesso dalle inarrivabili menzioni di Agnetti e nelle affioranti-segrete titolazioni di Boetti. Una indagine che si reitera ancora in Boetti, si dispiega in Colombo, si articola in Dadamaino, ci inchioda in Kounellis, c’ingabbia in Uncini, ci scalda in Ceroli”
La ricerca dell’assoluto si traduce nel tentativo di condensare nell’opera il minimo comun denominatore delle cose del mondo, di trovare cioè la forma pura, al di là di ogni possibile condizione e contaminazione.
ITALIA Minimal
22 ottobre – 22 dicembre 2020
Inaugurazione: 21 ottobre dalle 17 alle 21
TORNABUONI ART PARIS
16 avenue Matignon 75008 Parigi
tel. +33 (0) 1 53 53 51 51
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