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Da Bottaro alla Faloretti, 6 artisti per lo Spaziomensa di Roma, avamposto di resistenza

Alice Faloretti, "Una sera sulla neve", olio su carta, 40x50 cm, 2020 Alice Faloretti, "Una sera sulla neve", olio su carta, 40x50 cm, 2020
Alice Faloretti, "Una sera sulla neve", olio su carta, 40x50 cm, 2020
Alice Faloretti, “Una sera sulla neve”, olio su carta, 40×50 cm, 2020

Allo SPAZIOMENSA di Roma (dal 16 ottobre) in scena una collettiva degli artisti Sebastiano Bottaro, Dario Carratta, Marco Eusepi, Alice Faloretti, Alessandro Giannì e Andrea Polichetti. Pensato come un avamposto di resistenza finalizzato a valorizzare il fermento artistico romano, SPAZIOMENSA ospita al suo interno artisti connessi alla città di Roma, i quali contribuiranno alla costruzione di un dialogo basato sullo scambio e sulla gestione orizzontale della proposta espositiva, splittando le capacità sia di organizzazione che di lettura e inserendoli in maniera fluida all’interno del progetto.

Dario Carratta, "La pelle dei loro sudditi", olio su tela, 70x100cm, 2017.
Dario Carratta, “La pelle dei loro sudditi”, olio su tela, 70x100cm, 2017

Per l’occasione sono stati pubblicati due testi critici dei co-curatori Giuseppe Armogida “SATURA LANX” e Gaia Bobo “TAVOLA CALDA – Breviario curatoriale per una mensa”. Perchè co-curatori? Perchè la mostra è curata in maniera trasversale da Sebastiano Bottaro e da tutti gli altri artisti, come appunto in un Artist Run Space, che assieme alle due figure critiche “istituzionali” hanno intessuto una trama tra le figure in campo per dare un’omogeneità ad artisti apparentemente lontanissimi.

Andrea Polichetti, "Untitled", neon, dimensioni variabili, 2020
Andrea Polichetti, “Untitled”, neon, dimensioni variabili, 2020

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