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Mari, marinai e nature morte marittime. Il viaggio di Polys Peslikas a Pescara

POLYS PESLIKAS, Untitled 2020 POLYS PESLIKAS, Untitled 2020
POLYS PESLIKAS, Untitled 2020
POLYS PESLIKAS, Untitled 2020

Polys Peslikas in mostra alla galleria Vistamare di Pescara. Dal 12 ottobre sarà possibile visitare la nuova esposizione  composta principalmente da dipinti inediti che rappresentano temi marittimi, ricordi personali dell’artista.

I dipinti esposti, di varie dimensioni, hanno come soggetti ricorrenti il retro di una divisa da marinaio, nature morte marittime e uno sgabello solitario. Questi elementi sono spesso ripresi da fotografie scattate dallo stesso artista in passato che, con le opportune modifiche che comportano ritagli e cambi di dimensioni, in un primo momento ha saputo creare attraverso la tecnica del collage delle opere del tutto innovative.

Dopo questo primo approccio, Polys Peslikas si addentra nel mondo della pittura rifacendosi ai dettagli estrapolati dai suoi precedenti collage. Il suo atteggiamento riflessivo, quasi pensoso nei confronti delle immagini si riflette nelle sue creazioni. Le tele trasmettono un senso di malinconia dovuto ai toni e alla sovrapposizioni di figure e colori. Strati di pittura sono stesi l’uno sull’altro, rimossi e lavorati di nuovo, come se i dipinti fossero una meditazione sull’atto stesso del dipingere. Osservando quindi i suoi quadri si può notare perfettamente tutti i passaggi  che sono avvenuti durante la loro realizzazione, tutte le modifiche, i ripensamenti e le correzioni.

Egypt, 2018 oil on canvas mounted on wood, 42 x 32 cm
Egypt, 2018 oil on canvas mounted on wood, 42 x 32 cm

I dipinti di Polys Peslikas sono luoghi di instabilità e trasformazione: un’immagine ne genera un’altra, i significati sono plurimi e le forme aperte. Guardando i marinai ci si accorge che i corpi non ci sono più e che le uniformi stesse sono diventate un motivo quasi tattile, seppure astratto. Le nature morte con soggetti marini trasmetto un grande senso di nostalgia. Gli oggetti rappresentati, come i coralli, non sono ben definiti e questo porta l’osservatore a domandarsi se ciò che vede non siano in realtà arti umani. L’artista, in definitiva, scava tra le sue memorie, estrae da un’immagine una particolare qualità formale e la lascia manifestarsi in modo spontaneo, quasi fosse un organismo vivente.

Le opere sono caratterizzate da movimenti veloci, violenti e abrasivi che si contrappongono a quelli invece più dolci, gentili e delicati. I dipinti portano con loro un semplice significato: la memoria. Questa può accompagnarci quotidianamente oppure mettersi in disparte  ma, anche in questo caso, continua a mutare la nostra cognizione del tempo.

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