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Collisioni di pigmenti galleggianti. Katharina Grosse in arrivo da Gagosian Roma

Gagosian Roma Katharina Grosse Katharina Grosse, Untitled, 2019, acrilico su tela, 380 × 200 cm © Katharina Grosse e VG Bild-Kunst, Bonn, Germania 2020. Foto:Jens Ziehe
Gagosian Roma Katharina Grosse
Katharina Grosse, Untitled, 2019, acrilico su tela, 380 × 200 cm © Katharina Grosse e VG Bild-Kunst, Bonn, Germania 2020. Foto:Jens Ziehe

Esplosioni che derivano da conflitti di colore lasciato galleggiare. Una ordinata anarchia. Macchie colorate saturano le pareti della sede romana di Gagosian, dove dal 31 ottobre al 21 dicembre 2020 sarà allestita la prima personale di Katharina Grosse nella capitale italiana.

La mostra, dedicata alle nuove opere dell’artista tedesca, prende il suo nome da un concetto teorizzato dal filosofo Leibniz. “Separatix” è il termine da lui scelto per indicare una struttura intermedia, qualcosa che sta a metà tra due elementi in contraddizione tra loro. Un confine a metà tra ordine e anarchia, due concetti che si alternano senza soluzione di continuità anche nell’opera di Katharina Grosse, che su questa dualità ha costruito la sua intera poetica.

Classe ’61, attiva tra Berlino e la Nuova Zelanda, l’artista dipinge affidando i propri gesti al caso, assorbendo le influenze esterne e integrandole man mano che il lavoro procede. Il risultato sono delle esplosioni di colori tanto sulla tela quanto nei suoi interventi site-specie, l’ultimo dei quali (It Wasn’t Us) allestito all’Hamburger Bahnhof-Museum di Berlino in contemporanea alla mostra romana.

Le grandi tele esposte da Gagosian sono parte di un nuovo corpus nato lo scorso luglio in Nuova Zelanda, dove Grosse passa buona parte dell’anno. L’immediatezza delle bombolette spray e la tecnica ad acquerelli hanno permesso all’artista di dar vita a delle vere e proprie pozze di colori. Grazie alla tecnica wet-on-wet (bagnato-su-bagnato) e al movimento fisico della tela, i pigmenti galleggiano sulla superficie, entrando in collisione gli uni con gli altri fino a formare soluzioni formali e tonali sempre nuove.

Quello di Katharina Grosse non è un approccio meramente pittorico ma anche scientifico. Alla sua personale poetica artistica si aggiunge un’analisi puntale delle caratteristiche di acqua, colore e tela, funzionale a sfruttare al meglio le reazioni alchiliche tra queste per poter realizzare effetti ottici precisi.

Informazioni utili 

Katharina Grosse. Separatix

31 ottobre – 12 dicembre 2020

Gagosian, Roma

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