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Re Felipe VI brucia nel giorno della Festa Nazionale Spagnola, il documento storico di Santiago Sierra

Santiago Sierra La quema del Ninot Santiago Sierra La quema del Ninot
Santiago Sierra La quema del Ninot
Santiago Sierra La quema del Ninot
Liberarsi di un’istituzione obsoleta. Santiago Sierra ed Eugenio Merino danno vita a un’opera d’arte processuale che aspira a diventare un documento storico del suo tempo, esprimendo i sogni e i desideri di gran parte della popolazione spagnola.

La scultura presentata due anni fa alla fiera ARCO dagli artisti Santiago Sierra ed Eugenio Merino è stata bruciata, completando così il progetto artistico. Gli artisti hanno scelto la Giornata degli Ispanici per bruciare la scultura del re Filippo VI nel comune di Berga a Barcellona.

Santiago Sierra La quema del Ninot
Santiago Sierra La quema del Ninot

Si tratta di un’opera iper-realistica di quasi 5 metri di altezza, realizzata con materiali combustibili (cera, resine, legno, tessuto e capelli naturali) che le fiamme hanno consumato fino a lasciare solo un teschio ignifugo come “vanitas” e le ceneri. Esiste materiale fotografico della bruciatura e un video, che una volta montato, potrà essere acquistato da qualsiasi collezionista interessato, insieme al teschio, alle ceneri e alle fotografie.

L’opera era stata realizzata con l’intenzione di essere bruciata con lo stesso spirito con cui si bruciano le Fallas nella cultura popolare: liberarsi del vecchio e del corrotto per far posto al nuovo.È stata presentata da Santiago Sierra ed Eugenio Merino nel febbraio 2019 presso lo stand della Prometeo Gallery Ida Pisani, che ne ha curato la produzione, in occasione della 38° edizione della fiera d’arte contemporanea ARCO, suscitando grande scalpore tra il pubblico e la stampa.

Santiago Sierra La quema del Ninot
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