Conversations with a Changing World. Lugano accoglie a braccia aperte il nuovo progetto del giovane artista e fotografo svizzero Giacomo “Jack” Braglia, a cura di Beatrice Audrito. Fino al 31 gennaio 2021. Il progetto, promosso dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia con il Patrocinio della Città di Lugano, è il frutto dell’ultima fase di ricerca dell’artista che espone per la prima volta a Lugano, sua città natale. In mostra un percorso di sei sculture e installazioni a cielo aperto immerse nella natura di Parco Ciani, dove Braglia sceglie di conversare con un mondo che cambia rivolgendo ancora il suo sguardo alla questione ambientale.
Un invito a riflettere su temi di straordinaria attualità come l’inquinamento dei mari, lo sfruttamento delle risorse e il cambiamento climatico, di cui Braglia si occupa da sempre, raccontando le contraddizioni del nostro tempo attraverso il suo obiettivo fotografico.
Da alcuni anni Giacomo “Jack” Braglia conduce una ricerca molto interessante al confine tra fotografia e scultura. Servendosi della tecnica innovativa del wrapping, l’artista dà corpo alla fotografia tradizionale utilizzando supporti fotografici alternativi: busti classici, scudi, bocche e altre forme scultoree che Braglia riveste di immagini fotografiche scattate durante i suoi viaggi, per permettere alla fotografia di conquistare la terza dimensione superandone i limiti. Una narrazione visiva condotta servendosi di medium diversi come la fotografia, la scultura, il colore.
La mostra segna una tappa importante del percorso espositivo di Giacomo “Jack” Braglia, che espone a Lugano dopo due anni intensi, ricchi di progetti e riconoscimenti internazionali come la partecipazione nel 2019 alla 58ma Biennale di Venezia con la mostra #MayYouLiveToHelpWalkers, la vincita del Visvamitra International Award of Excellence 2019 e, nell’estate 2020, la mostra personale ospitata sul lungomare di Forte dei Marmi. In mostra anche la grande scultura ambientale The Twin Bottles. Message in a Bottle, realizzata insieme allo scultore internazionale Helidon Xhixha. Due grandi bottiglie di plastica in scala aumentata, schiacciate e gettate come rifiuti abbandonati, galleggiano sulle acque del lago Ceresio per lanciare un forte messaggio di denuncia dell’inquinamento dei mari a causa della dispersione della plastica.