Kandinskij, Malevic e Mondrian sono considerati i padri dell’astrattismo. Un percorso laterale, ma non meno significativo, è stato quello di František Kupka (1871-1957), del quale si occupa il documentario Kupka, astrattismo e modernità, in onda lunedì 19 ottobre alle 19.15 su Rai5. Artista ceco, che ha trascorso la seconda parte della sua esistenza a Parigi, nei primi anni di attività Kupka è presente a Vienna, dove conosce il pittore ed esoterista Karl Wilhelm Diefenbach (alla cui vita anticonvenzionale è ispirato il film di Mario MartoneCapri-Revolution). Così come Mondrian, Kupkasi interessa di teosofia e scienze occulte e il suo primo periodo artistico risente di queste influenze. Tuttavia a Vienna dipinse anche quadri più convenzionali, apprezzati dalla Principessa Sissi, allora regina.Ma soprattutto entrò a contatto con il movimento della secessione viennese di Klimt.
Con il trasferimento a Parigi nel 1894 Kupka incontra l’Art Nouveaue i circoli artistici parigini, che non apprezzerà mai fino in fondo, mantenendo un atteggiamento di distacco e coltivando la ricerca personale. Un percorso che lo conduceprima al dipinto “MadameKupka fra le verticali”, del 1911, nel quale appare il volto della moglie fra le linee di colore; e poi all’esposizione al Salon d’Automne al GrandPalais, nel 1912, quando porta in mostra la tela “Amorpha. Fugue à deuxcouleurs” (Amorfa. Fuga a due colori); il quadro indaga movimento e colore e suscita sconcerto nell’opinione corrente. Rimasto relativamente in ombra, in quanto a fama, rispetto agli altri maestri astrattisti, Kupka è statouna figura dirompente e di rottura,alla quale il documentario franco-ceco in onda su Rai5 cerca di ridare dignità. Kupka, astrattismo e modernità è visibile anche su Rai Play.