Print Friendly and PDF

Photolux: cinque mostre accendono Lucca in attesa della biennale 2021

Sabiha Çimen (Turchia), Hafiz, Guardians of the Qur’an

Dal nuovo fondo Covid-19 dell’Archivio Fotografico Lucchese “A. Fazzi” alle opere vincitrici del World Press Photo 2020, passando per il reportage di Rocco Rorandelli sull’impatto dell’industria del tabacco sulla società contemporanea. In attesa della biennale 2021, Photolux torna a Lucca in versione ridotta: cinque mostre, allestite nelle sedi storiche di Villa Bottini e Palazzo Ducale. Dal 21 novembre al 13 dicembre 2020.

“Nonostante le difficoltà di questo anno così particolare – afferma Enrico Stefanelli, direttore di Photolux, abbiamo voluto portare avanti il nostro impegno con la città e la nostra mission di produzione e diffusione della cultura fotografica nella quale siamo impegnati a livello internazionale ormai da anni”. In attesa dell’edizione 2021 della Biennale Internazionale di FotografiaPhotolux propone cinque mostre nelle sedi storiche di Palazzo Ducale e Villa Bottini a Lucca.

Giuseppe Leonardi, Fondo Covid-19, Archivio Fotografico Lucchese “A.Fazzi”

Si parte dall’Archivio Fotografico Lucchese a Villa Bottini dove, fino al 10 gennaio, si tiene la collettiva L’inizio del futuro. La mostra, a cura di Giulia Ticozzi e Arcipelago-19, con una installazione audiovisiva di Cesura, ripercorre le diverse fasi della pandemia, così come sono state vissute in Italia. Attraverso il racconto di fotografi freelance, la rassegna testimonia una visione allargata del periodo, diversa per esperienza, linguaggio e geografia. Al termine dell’esposizione, una fotografia di ciascun autore sarà acquisita dall’Archivio “A.Fazzi” e andrà ad arricchire il nuovo Fondo Covid-19. Il percorso espositivo si completa con un’esposizione, curata dall’Archivio Fotografico Lucchese, che presenta una selezione dei materiali del fondo Covid-19 relativa all’emergenza sanitaria nel territorio lucchese, raccontata attraverso immagini e filmati di autori, non necessariamente professionisti, che vivono e lavorano a Lucca e nella sua provincia.

Yasuyoshi Chiba (Giappone), Straight Voice, Agence France-Presse

L’offerta espositiva di Palazzo Ducale si apre con la mostra dedicata ai vincitori della 63^ edizione del World Press Photo. Tra le opere si segnala quella del vincitore della categoria World Press Photo of the Year 2020, Yasuyoshi Chiba. Nel suo scatto, Straight Voice, il fotografo giapponese, Chief photographer per l’Africa orientale e l’Oceano Indiano dell’agenzia France-Press, coglie un ragazzo che, illuminato dalla luce dei telefoni cellulari, recita una poesia durante una manifestazione in Sudan.

A Photolux si può inoltre ammirare il progetto Kho, the Genesis of a Revolt di Romain Laurendeau, che si è aggiudicato laWorld Press Photo Story of the Year, nel quale il fotografo francese racconta la gioventù algerina, il suo disagio e il ruolo che ha avuto nell’ispirare le grandi proteste in Algeria del 2019.

Non manca una sezione dedicata a sei fotografi italiani premiati. Di Fabio Bucciarelli si presenta il servizio sulle proteste dell’ottobre 2019 in Cile, mentre di Luca Locatelli, quello in cui si documentano le soluzioni per recuperare e trasformare i rifiuti. Alessio Mamo propone l’immagine di una donna russa con il figlio, in fila davanti a un ospedale di fortuna nel campo profughi di Al-Hol, nel nord della Siria, Nicolò Filippo Rosso, testimonia gli effetti della crisi politica e socio-economica in Venezuela e sulla migrazione dei venezuelani in Colombia, Lorenzo Tugnoli riporta d’attualità la decennale guerra in Afghanistan e Daniele Volpe getta uno sguardo approfondito sul genocidio Ixil in Guatemala.

Romain Laurendeau (Francia), Kho, the Genesis of a Revolt

Le sale di Palazzo Ducale ospitano, inoltre, Bitter Leaves, il reportage che Rocco Rorandelli (1973), membro del collettivo TerraProject, ha condotto tra l’India, la Cina, l’Indonesia, gli Stati Uniti, l’Italia e molti altri paesi, per riferire l’impatto dell’industria del tabacco sulla salute delle persone, l’economia e l’ambiente. L’indagine di Rorandelli conduce il visitatore in campi di tabacco e centri medici, fabbriche, musei e strutture doganali, per chiarire la vasta rete che regola e lega l’industria e il contesto umano e ambientale. La mostra è prodotta in collaborazione con Riaperture Festival e Fondazione Studio Marangoni.

Rocco Rorandelli, Nipani, India

Nella mostra Foul and Awesome Display, una produzione di Fotografia Europea a cura di Francesco Colombelli, una serie di libri fotografici analizza come lo sviluppo delle armi da combattimento sia andato di pari passo con quello delle tecnologie più moderne. Il percorso si apre idealmente con una sezione storica che illustra i primi utilizzi della fotografia di guerra con i volumi di Roger Fenton e Alexander Gardner (Garder’s photographic sketch book of the Civil War, 1865), quindi si passa alla fotografia aerea – Mémories d’un Géant (2015) di Nadar – e alla sua applicazione alla guerra, con The Great War seen from the air in the Flanders Fields (Birger Stichelbaut, 2014), The Pigeon Photographer (Nicolò Degiorgis, 2018),Zeppelin Weltfahrten (I e II, 1933-36).

Dirigibile della marina arenato sulla costa norvegese, tratto dal libro Zeppelin-Weltfahrten II, 1936

Una parte sarà dedicata alla bomba atomica, da Picturing the Bomb che ricorda il Progetto Manhattan (Harry N. Abrams, 1995), agli epocali volumi di Shomei Tomatsu (Nagasaki 11.02 August 9, 1945) e Ken Domon (Non dimenticare Hiroshima!), fino ad arrivare a quelli che indagano le conseguenze delle armi nucleari, con Atomic Ed (Janire Najèra, 2018), Anecdotal (David Fathi, 2015), Silent Hisotries (Kazuma Obara, 2014) e Cronache di un bombardamento atomico (edizioni Maquis, 1985). La rassegna si chiude con American Origami (Andres Gonzales, 2019) e Useful Photography 11 (KesselsKramer, 2016), una riflessione sul costante aumento della diffusione di armi tra i civili, soprattutto in area occidentale.

David Fathi, tratto dal libro David Fathi, Anecdotal, MARIA INC., 2015

 

 

Informazioni 

Photolux. Lucca, Palazzo Ducale (cortile Carrara 1) e Villa Bottini (via Elisa 9)

21 novembre – 13 dicembre 2020

La mostra a Villa Bottini prosegue fino al 10 gennaio 2021

Orari: dal venerdì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.30

Commenta con Facebook