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La Bomba, la graphic novel sulla storia della bomba atomica

La bomba

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La Bomba, in libreria la monumentale graphic novel che racconta la storia dell’invenzione della bomba atomica e le sue conseguenze

6 agosto 1945: una bomba atomica distrugge la città di Hiroshima. Tre giorni dopo segue un attacco su Nagasaki. Sono date indelebili, l’umanità fa i conti con la prima vera arma di distruzione di massa. Un evento storico complesso e un dramma che avrà conseguenze per decenni. Una potenza di esplosione pari a 15.000 tonnellate di tritolo, una temperatura al suolo di quasi 3000 gradi centigradi, più di 60.000 morti all’istante, di cui la maggior parte civili (donne, vecchi e bambini), più di 200.000 decessi in totale negli anni a venire.

La bomba atomica sancisce la fine della Seconda guerra mondiale, ma Giappone si apre uno scenario – letteralmente – postatomico: cambia completamente l’immaginario di un’intera nazione, dalla vita quotidiana, alla letteratura, dalla cultura pop alla politica. Questo il dopo, ma prima? Qual è la storia dell’arma che ha cambiato il destino dell’umanità?

La Bomba (Ippocampo Edizioni) lo racconta attravero le pagine di una graphic novel monumentale, un esempio di graphic journalism magistrale di oltre 450 pagine che riporta i fatti antecedenti e successivi allo sgancio delle bombe atomiche sul  Giappone. Quali le persone coinvolte? Quali le innovazioni scientifiche che hanno portato alla realizzazione della bomba atomica?

Sceneggiata da Didier Alcante, questa graphic novel è il frutto di una lunga meditazione, che affonda le radici anche nella storia personale dello stesso Didier. Nel 1982 lo scrittore ha 11 anni e si trova in visita in Giappone, a Hiroshima visita il museo della città e sugli scalini della banca Sumitono vede “l’ombra”: « […] la fine della mia innocenza. Sono uscito dal museo con due interrogativi assillanti – spiega Didier – come si era potuti arrivare a tanto e quale era potuta essere la storia di quella persona-ombra? Da allora ho voluto scrivere un libro che rispondesse ai miei interrogativi». Dopo anni e molti ripensamenti arriva una prima sceneggiature di 60 pagine, un dossier dettagliato di presentazione dell’opera che aveva in mente. Nel 2015 si fa affiancare a un co-sceneggiatore, Laurent-Frédéric Bollée (già al lavoro su graphic novel a sfondo storico) e infine si unisce alla squadra Denis Rodier, fumettista canadese.

La bombaUna volta composta la squadra ha avuto inizio il lavoro vero e proprio: 450 tavole da scrivere e illustrare seguendo un calendario serratissimo, per poter pubblicare l’opera nel 2020, 75 anni dopo i bombardamenti di Hiroshima. Migliaia di ore di lavoro, centinaia di articoli, libri e documenti consultati, scene riscritte, verificate.

Nasce così La Bomba, una vera saga, documentata e accuratissima – con una appendice storica finale e il commento dei tre autori che hanno lavorato all’opera.

Una vera e propria indagine racconta attarverso il linguaggio del fumetto, con i retroscena e i personaggi chiave che hanno portato all”invenzione della bomba; una corsa vertiginosa, e ancora poco nota e ancor meno divulgata, da parte delle potenze in gioco finendo con il diventare il terribile apice del Secondo conflitto mondiale e lo spettro che ancora oggi aleggia minaccioso su di noi.

Ma in quale contesto venne creata questa bomba? Quali trame e retroscena si svolsero tra le nazioni che la stavano segretamente progettando e agognando? Chi furono i protagonisti, illustri o sconosciuti, di questo dramma? E perché su Hiroshima? Quali furono gli effetti dell’esplosione?

Dalle miniere di uranio del Katanga fino al Giappone, passando per la Germania, l’Inghilterra, la Norvegia, l’URSS e gli Stati Uniti; dai laboratori di Los Alamos ai bombardieri del Pacifico, La Bomba racconta l’incredibile storia dell’arma più spaventosa mai creata fino ad ora. Un’opera densissima, accurata, ricca di dettagli e di storie, un racconto corale che sa trovare il ritmo giusto e la musicalità per rendere appassionanti anche concetti scientifici e tecnici, dove in primo piano primeggia sempre il lato umano. Denis Rodier illustra questa storia carsica con tavole completamente in bianco e nero, tutte inchiostrate a mano con grande efficacia, unendo sintesi e abilità descrittiva.

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