Le foto vincitrici del premio Portrait of Humanity 2019 e 2020 in viaggio a 40mila metri di altitudine nella stratosfera: un messaggio di pace e unità all’umanità (e forse anche alle nostre controparti extraterrestri).
Creato nel 2019 da 1854 media, che pubblica il British Journal of Photography, e dall’agenzia Magnum Photos, il premio Portrait of Humanity mira a creare una delle mostre collettive a più ampia portata della storia. Possono partecipare sia dilettanti che fotografi professionisti: tra le immagini vincitrici, 200 entrano a far parte del Portrait of Humanity Book, mentre 50 viaggiano per il mondo all’interno di festival e gallerie per raggiungere il pubblico globale.
Mentre musei e gallerie (ri)chiudono a causa della pandemia che colpisce il mondo intero, Portrait of Humanity va in scena nello spazio, a 40mila metri di altitudine nella stratosfera. 400 immagini, vincitrici delle passate edizioni, viaggiano intorno alla terra per trasmettere un messaggio di pace e unità: perché, come recita il manifesto del premio, “sono più le ragioni che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono”.