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Who? Tra pandemia e razzismo sistemico, l’ultima opera di Barbara Kruger a Los Angeles

Barbara Kruger, Untitled (Who?), 2020, Photo: Robert Wedemeyer Barbara Kruger, Untitled (Who?), 2020, Photo: Robert Wedemeyer
Barbara Kruger, Untitled (Who?), 2020, Photo: Robert Wedemeyer
Barbara Kruger, Untitled (Who?), 2020, Photo: Robert Wedemeyer
Un nuovo lavoro di Barbara Kruger, Untitled (Who?) compare affisso alla facciata della galleria Sprüth &Magers di Los Angeles a partire dal 15 ottobre 2020. Untitled (Who?) amplia una lunga e riconosciuta serie di progetti pubblici di Barbara Kruger in tutto il mondo, di cui molti a Los Angeles. Messaggi cubitali impossibili da non notare che pongono domande dirette e urgenti agli spettatori per creare momenti di consapevolezza.

Barbara Kruger (1945) vive tra New York e Los Angeles. Prima di esordire come artista, lavora per un paio di anni come art director da Condé Nast. L’esperienza si rivela fondamentale per la costruzione del suo stesso linguaggio artistico che riesce a richiamare l’attenzione anche del pubblico dei non addetti ai lavori. Le sue installazioni si rivolgono al pubblico con la stessa energia con la quale i media invadono la cultura contemporanea, ci sembra qualcosa di familiare ma non lo è.

Fuori dalla galleria Sprüth & Magers di Los Angeles, Barbara Kruger chiede a voce alta,sia in inglese che in spagnolo, con il suo carattere riconoscibile in grassetto:

Who do you believe?” “Who do you hate?” “¿Quién es el que amas?” “Who do you hurt?

Eccentrico e brutale ma l’artista vuol parlare chiaro. Nel contesto delle imminenti e controverse elezioni presidenziali statunitensi del 2020, segnate da lotte contro il razzismo sistemico e da una pandemia che ha colpito milioni di americani, e non solo, tali domande non sono mai state così importanti.

Barbara Kruger

Senza titolo (Who?), 2020

15 ottobre 2020-15 gennaio 2021

Sprüth & Magers, Los Angeles

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