Jean-Michel Basquiat è protagonista della nuova divisa city edition dei Brooklyn Nets.Il suo segno graffiante e colorato sarà al centro delle maglie da gioco della franchigia di New York per la stagione 2020/21.
I Brooklyn Nets non si fermano più e sgomitano per ritagliarsi una propria identità nell’ultra-competitivo panorama NBA. Il campionato di basket americano, il più importante al mondo (per distacco), si è distinto negli ultimi venti-trent’anni per una crescita esponenziale: in termini tecnici, economici e d’immagine. La lega è infatti a tutti gli effetti una gigantesca azienda, capace di catalizzare su di sé e sui suoi protagonisti un interesse mondiale. Tra questi negli ultimi anni si stanno facendo notare i Nets, traferitisi a Brooklyn nel 2012 dopo la poco felice vicenda sportiva che li vedeva localizzati in New Jersey dal 1967. Un cambio geografico che non ha sortito effetto immediato, ma da tre anni la franchigia ha rialzato la cresta migliorando i propri risultati sportivi, arrivando a firmare stelle assolute come Kyrie Irving e Kevin Durant.
Lentamente i Nets stanno perciò uscendo dal guscio, superando in appeal anche i più blasonati cugini: i New York Knicks, storica squadra di Manhattan sempre in grado, nonostante i modesti risultati cestistici, di vantare un maggior blasone rispetto ai colleghi di Brooklyn. Come detto, però, le cose stanno cambiando. E non solo per i top player in forza ai Nets (di cui i Knicks sono sprovvisti), ma anche per il lavoro che a Brooklyn stanno svolgendo sull’identità e sull’immagine del team.
La rinascita della franchigia passa dunque anche dalla vincente collisione tra due delle realtà più forti del quartiere: la passione per il basket e quella per l’arte. Un primo incontro è avvenuto nel 2019, quando i Nets hanno celebrato sulle loro maglie da gioco Notorius B.I.G., noto rapper originario di Brooklyn. Al tempo sulla city edition era presente la scritta Bed-Stuy, in onore del cantante assassinato nel 1997.
Per la stagione 2020/21 i Nets hanno deciso di omaggiare un altro artista local-global: Jean-Michel Basquiat. Scomparso prematuramente a 27 anni (1960-1988), Basquiat è uno degli street artist più famosi e iconici di sempre. Un’eccellenza locale che con eleganza e sagacia la franchigia ha scelto di porre in primo piano sulla propria divisa.
Questa sarà dunque nera, con la scritta BKLYN NETS a richiamare in modo esplicito l’iconica grafia del writer americano. L’intero design ricorda lo stile di Basquiat: il segno incerto, graffiante, spigoloso; la cromia varia; le forme di un’istintualità incontenibile. Un bordo arcobaleno delinea la maglia, che presenta anche la firma dell’artista, una corona stilizzata, posizionata sopra al logo NBA.
Una scelta che approfondisce e arricchisce il rapporto tra i Brooklyn Nets e il proprio quartiere, oltre che associare il nome della franchigia a quello di un artista conosciuto e apprezzato a livello globale. Basta guardare ad alcuni dei risultati in asta degli ultimi anni: nel 2016 Christie’s ha battuto una sua opera per $56.3 milioni; nel 2017, invece, un altro suo lavoro è stato venduto da Sotheby’s New York a $110.5 milioni.
Una vera e propria mania, quella per Jean-Michel Basquiat, pronta a conquistare anche il mondo del basketball. Il gioco di parole, Basquiatball, è quasi d’obbligo.