La calzatura di Maria Antonietta venduta a Versailles dalla casa d’aste Osenat a quattro volte il prezzo di partenza, di 8/10mila euro
Se non fosse passata alla storia come uno dei simboli della Rivoluzione Francese, con l’esecuzione per ghigliottina che il 16 ottobre 1793 segnò di fatto la fine dell’ancien régime, Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, consorte di Re Luigi XVI, l’avrebbe fatto per la sua eleganza. Ne è testimonianza una straordinaria scarpa appartenuta alla regina, passata agli onori delle cronache nei giorni scorsi perché battuta all’asta a Versailles dalla casa d’aste Osenat.
Una sfarzosa calzatura realizzata in seta e pelle di capra, con suola in cuoio. Di 22,5 centimetri di lunghezza e 4,7 centimetri di altezza al tallone. La provenienza della “reliquia” è certissima, visto che apparteneva alla famiglia di Charles Gilbert de Lachapelle, commissario della casa sotto Luigi XVI. E come lui ghigliottinato durante la Rivoluzione francese, nel 1794. Il motivo per cui la sua famiglia possedeva la scarpa va ricercato nel fatto che sua moglie, Marie Emilie Leschevin, era una grande amica della prima dama della camera della Regina, Madame Campan.
Messa in vendita con una stima compresa tra 8.000 e 10.000 euro, la calzatura è stata aggiudicata ad “un collezionista privato straniero” per 43.750 euro. Più di quattro volte il prezzo di partenza. Nella stessa asta, è stata venduta anche una cassapanca in legno appartenuta a Maria Antonietta prima che diventasse regina. Aggiudicata a “una grande collezione francese” per 27.500 euro, anche in questo caso ben al di sopra della stima, che era stata fissata tra i 6.000 e 8.000 euro.