Il mercato di Julius Evola vola. In asta da Bozner Kunstauktionen un olio su cartone del 1923 che omaggia Giovanni Gentile è offerto con base d’asta 18 mila euro.
L’arte moderna torna a fine novembre a Bolzano. L’appuntamento è con la casa d’aste Bozner Kunstauktionen per il 27 e il 28, quando sarà esitato un ricco catalogo che propone in due sessioni online 560 lotti di arte moderna italiana e internazionale, fotografia e Design (venerdì 27) e arte di soggetto trentino-tirolese (sabato 28).
Tornano i nomi che sono già stati protagonisti dell’asta di giugno, quando un lavoro di Tullio Crali è stato acquistato da un buyer a Londra per 60 mila euro. Sull’onda di questo successo, continua a essere protagonista l’aeropittura, una delle espressioni più originali del Secondo Futurismo. La corrente individua le prospettive mutevoli del volo come una realtà assolutamente nuova. Esistono due tipologie, quella in cui l’aereo è il protagonista assoluto e una seconda in cui i dipinti di paesaggio sono ripresi con una prospettiva aerea. Si ripropongono così opere di Giulio d’Anna e Gerardo Dottori che ben identificano le due tipologie indagate dalla corrente: del primo la tempera su carta del 1934, uno studio preparatorio di “Virata sul golfo di Catania”, è offerto con base d’asta 5 mila euro mentre di Dottori “Lago (Trasimeno)” del 1935 a 20 mila.
Emerge un lavoro di Julius Evola, un olio su cartone “Senza titolo” del 1923 (base d’asta 18 mila). Julius Evola è lo pseudonimo di Giulio Cesare Andrea Evola, filosofo, pittore, poeta, scrittore ed esoterista nato a Roma nel 1898 e morto nel 1974.
Personaggio poliedrico e discusso per la sua teoria della razza, Evola ebbe un’influenza, anche se difficilmente quantificabile, nella cultura fascista. Sul retro del lavoro in asta si trova l’omaggio del pittore a Giovanni Gentile. L’iscrizione manoscritta (“Con deferente omaggio al sen. Giovanni Gentile Julius Evola Roma 13 -8- 923”) testimonia l’amicizia e il rapporto con il filosofo e senatore, all’epoca dell’omaggio Ministro dell’Istruzione.
Un documento e una testimonianza speciale che fanno di questo dipinto di Evola una rarità nel momento più fiorente della sua produzione artistica – sottolinea il direttore della casa d’asta Stefano Consolati – Ritengo che l’artista Evola abbia pagato negli anni Ottanta l’accostamento con la sua figura di filosofo e con le sue posizioni molto divisiorie. Una volta venuta meno questa associazione, Evola sta ottenendo il giusto riconoscimento come uno dei principali artisti nella storia del dadaismo in Italia”.
La base d’asta è molto conservativa, probabilmente il prezzo si alzerà. Anche guardando i risultati degli anni passati risulta chiaro l’interesse suscitato dalle opere dell’artista sul mercato.
Nel giugno scorso un olio su cartone “Senza titolo” è stato venduto, sempre da Bozner Kunstauktionen, per 32.940 € da un prezzo di partenza di 13.000 €. E nel dicembre del 2019 un altro olio su cartone “Senza titolo” è tornato in asta, sul mercato italiano, dopo un anno dalla sua ultima apparizione con un incremento del 44%: nel maggio del 2018 era stato venduto da Bozner a 32.940 € e nel 2019 da Il Ponte a 47.500 €.
Uno dei risultati più recenti e più alti per l’artista in asta è di poche settimana fa, quando un “Senza titolo” del 1918/21 (sempre olio su cartone) è passato sotto il martello di Bonhams a Londra (15/10/2020) per ben 131.637 € (118.813 £) realizzando il nuovo record d’asta per l’artista. Il secondo risultato più alto è del 2016 quando da Bertolami Fine Art a Roma “Abstraction” è stato venduto per 100.000 € (era partito da 30.000 €).
Come si può vedere dal grafico realizzato da Artprice dal 2000 al 2020, la crescita del mercato di Evola si concentra negli ultimi anni. E il fatturato nel 2020, anno del tutto particolare per lo scoppio del covid-19, si attesta ad oggi a 132.254 euro, non lontano dal totale di tutto il 2019 (181.428 euro)
Non solo Evola e areopittura. Il catalogo di Bozner è molto ricco. Tra i lotti segnaliamo anche una serie di opere di una collezione bolzanina, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, creata grazie alla preziosa consulenza di Marcello Bizzarri e della sua Galleria il Sole di Bolzano. Fanno parte della raccolta opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa, Giuseppe Uncini, Claudio Verna e Piero Dorazio (Treppe 1973, base d’aste 18 mila euro)
In asta anche una scultura in bronzo di Fausto Melotti (Dopo l’epilogo 1984, 58 mila), archiviata come pezzo unico da parte dell’archivio Melotti di Milano. Pur essendo stata realizzata in 3 esemplari, l’archivio la considera un pezzo unico avendo, rispetto alle altre, la presenza del nastrino in tessuto aggiunto dal maestro Melotti a questo esemplare.
Tra gli artisti stranieri si segnala una tempera su carta di Mark Tobey del 1961, caratteristica della produzione degli anni Sessanta e tra le più ricercate sul mercato internazionale. Proviene da una collezione privata italiana ed è offerta con base d’asta 30 mila euro. Non mancano i principali artisti del Novecento italiano e una selezionata proposta di opere dei grandi maestri tra i quali spiccano opere di Picasso e Duchamp. Per la sezione di Design presenti infine numerosi lotti delle principali vetrerie di Murano: da Venini a Seguso a Toso.
Infine si segnala che saranno messe all’asta due statue di Alcide Ticò (base d’asta 5 mila e 12 mila euro), lo scultore che affittò i suoi studi in via Margutta a Roma alla produzione del film Vacanze Romane. Gli interni sono stati girati in Via Margutta 51 e in Via Margutta 33 nei due studi dello scultore Alcide Ticò.
Un giorno – racconta il figlio Ulisse- bussarono alla porta dello studio di mio padre Gregory Peck e il regista William Wyler chiedendo di poter affittare i suoi studi. E mio padre che aveva bisogno di soldi accettò. Nessuno, nemmeno il regista, credeva che il film avrebbe avuto il successo mondiale che ha avuto, basti pensare che le royalties del film sono arrivate a mio padre, che vi partecipò in un brevissimo cameo, per circa 50 anni”.
L’asta potrà essere seguita in diretta video sul portale www.invaluable.com e si potrà partecipare con offerte online su www.lottissimo.com e www.arsvalue.com venerdì 27 alle 17.00 per la sessione di arte moderna e sabato 28 alle 15.00 per quella dedicata all’arte arte tirolese.
Saremmo tornati più che volentieri con l’asta in presenza a Castel Mareccio, il maniero medievale scelto ormai da anni da – spiega il direttore della casa d’asta Stefano Consolati – ma purtroppo le attuali condizioni della pandemia non ci permettono di garantire la sicurezza, pertanto, al momento, non sarà consentito al pubblico presenziare in sala. Nel caso la situazione dovesse cambiare da oggi al 27 novembre faremmo di tutto per ritornare con il pubblico in sala”.
Asta 38 – parte 1
Arte Moderna & Design
Venerdì 27 Novembre 2020 ore 17.00
Asta 38 – parte 2
Arte di soggetto tirolese & varia
Sabato 28 Novembre 2020 ore 15.00