Annalisa Di Maria – storica dell’arte esperta di Leonardo – afferma di aver scoperto un nuovo disegno raffigurante Gesù Cristo, realizzato dal pittore rinascimentale, che confermerebbe i dubbi sulla paternità del Salvator Mundi, l’opera d’arte più costosa del mondo.
Tutto è nato quando, a Lecco, un collezionista privato ha mostrato il disegno – una sanguigna per la precisione – di Gesù Cristo ad Annalisa Di Maria, studiosa di Leonardo da Vinci associata al Centro Unesco di Firenze, che vi ha subito visto la mano del grande artista.
Guardare il lavoro per la prima volta è stato mozzafiato. Ricorda tutto dei disegni di Leonardo: è la sua lingua, parla forte e chiara. É il vero volto del Salvator Mundi.
Annalisa Di Maria
L’esperta paragona poi il disegno al più noto autoritratto di Leonardo, osservando come entrambi siano stati eseguiti da una prospettiva di tre quarti, prediletta dall’artista.
Salavator Mundi, invece, mostra Gesù frontalmente, mentre fissa direttamente lo spettatore. Il dipinto, ritenuto perduto per secoli, è stato attribuito per anni all’artista Boltraffio, che lavorava nello studio di Leonardo.
Ma dopo che il mercante d’arte di New York Alex Parrish ha acquistato il dipinto per $ 10.000 nel 2005, gli esperti hanno riassegnato la paternità del ritratto a Leonardo. Nel 2011 è stata resa nota la nuova attribuzione e il dipinto è stato presentato al pubblico nel corso della grande retrospettiva su Leonardo della National Gallery a Londra.
Ma nel momento in cui il dipinto è arrivato sul mercato – da Christie’s New York nel 2017 – alcuni hanno messo in dubbio la paternità dell’opera. Nonostante le perplessità, il quadro è stato venduto per $ 450 milioni, presumibilmente al principe ereditario saudita Mohammad bin Salman. Ma il mistero non si esaurisce qui, dal momento che il lavoro non è stato più visto da allora. Nonostante fosse stato apparentemente acquistato per essere esposto al Louvre di Abu Dhabi, al museo non è mai arrivato.
Ora la questione si aggiorna di un nuovo capitolo. Di Maria sostiene che il disegno di Leonardo appena scoperto dimostrerebbe che il Salvator Mundi non è opera dell’artista. La sanguigna in questione sembra essere infatti uno studio per il vero Salvator Mundi, che seguendo questa linea dovrebbe dunque avere una composizione completamente diversa. L’aspetto centrale è la posizione frontale di Cristo nel dipinto più caro della storia: troppo statica per un amante del dinamismo come Leonardo.
Rimane ora da stabilire l’autenticità del disegno, che i test scientifici fanno risalire all’inizio del XVI secolo. Secondo Di Maria la barba e gli occhi della figura corrispondono pienamente allo stile di Leonardo. A lockdown concluso, la studiosa presenterà un articolo di 80 pagine sulla sua ricerca.