Giusto in tempo per Natale, Christie’s presenta la prima asta dedicata al marchio Supreme. Sino al 15 dicembre, online
Sarà suddivisa in due parti: Behind the Box con pezzi unici creati da collaborazioni iconiche, da Louis Vuitton a KAWS e Takashi Murakami e The Box Logo Collection, l’unico archivio completo di magliette Supreme Box-logo prodotte dal 1994 ad oggi.
Behind the Box
Sino al 15 dicembre 2020 saranno presentati in asta pezzi provenienti dalle collaborazioni più ambite di Supreme, come Louis Vuitton, Comme des Garçons e Nike, oltre a tavole da skateboard di artisti tra cui Damien Hirst, KAWS e Takashi Murakami e anche il set “Pantone” di Ryan McGuiness, la prima collaborazione artistica in assoluto di Supreme.
Una vasta gamma di accessori e oggetti stravaganti come il flipper arcade in edizione limitata prodotto esclusivamente da Stern e la collezione di adesivi, dalla nascita del marchio nell’aprile 1994 ad oggi. Un raccolta rara da trovare, soprattutto per il fatto che la maggior parte degli adesivi tra il ’94 e il ’98 venivano distribuiti solo agli skater che visitavano il negozio di New York, e principalmente attaccati sugli skateboard e nelle strade di Manhattan.
The Box Logo Collection
La collezione Box Logo è la prima e unica collezione completa di ogni maglietta Supreme Box Logo mai venduta al dettaglio tra il 1994 e il 2020. Dalla primissima t-shirt classica bianca e rossa venduta durante l’anno di debutto del marchio, alle interpretazioni di artisti venerati, la private sale di Christie’s è un’opportunità unica per vedere l’intero archivio completo.
Il proprietario è il ventunenne canadese James Bogart che dopo sei anni di ricerca, investimenti e viaggi in tutto il mondo è riuscito a completare la sfida. Lo studente del Polimoda di Firenze potrebbe diventare presto milionario: la stima prevista si aggira intorno ai 2 milioni di dollari.
Il più difficile da trovare – dichiara il collezionista – è stato un modello del 1997 con un box-logo rosso in font arabici. Era praticamente impossibile, le persone ne avevano solo visto un esemplare probabilmente perché non era stato molto popolare a New York. L’ho trovato grazie a un collezionista di Long Island che lo conservava nella sua cantina e l’ha venduto a me perché temeva un’alluvione”.
Il logo del marchio Supreme è l’iconico box rosso con la scritta bianca nel font Futura (in corsivo), ispirato all’uso audace della tipografia e del colore dell’artista concettuale Barbara Kruger, che solo recentemente si è lamentata dell’appropriazione. Queste t-shirt sono diventate un simbolo che definiscono il nostro millennio, un punto di contatto tra lo streetwear e la moda.
Supreme fu fondata nel 1994 da Jebbia, che aprì il primo store a Manhattan, una via di mezzo tra un negozio e una galleria d’arte con al centro uno skatepark. È diventato in poco tempo la casa della cultura skater e underground di New York, un luogo di ritrovo per i ragazzi del vicinato e gli artisti locali.
Supreme abbraccia da sempre le giovani controculture, dal punk all’hip hop, e negli anni, con stile, qualità e autenticità, si è affermata come parte integrante di una costante rigenerazione.
Oggi è uno dei più importanti, se non il più importante, marchio di streetwear, oggetto di culto che negli ultimi anni ha avuto un incredibile aumento di popolarità. In Italia dovuto in buona parte alla pubblicità del cantante Fedez che possiede, e condivide con la moglie Chiara Ferragni, la più vasta collezione del marchio in Italia.
La ragione più importante per l’incursione di Christie’s in questo nuovo mercato è che Supreme si rivolge a una sezione trasversale di acquirenti. Dai collezionisti d’arte contemporanea agli acquirenti di alta moda, l’eredità di Supreme rappresenta un nuovo tipo di lusso che è, soprattutto, comprensivo di tutti i riferimenti, dalle belle arti alla cultura pop.
