Martin Luther King Jr. visto attraverso gli occhi di Malcah Zeldis. Dal 7 dicembre 2020, Fort Gansevoort (New York) presenta Shared Dreams, prima retrospettiva mai dedicata dalla galleria all’artista nativa del Bronx.
Malcah Zeldis, artista 89enne e autodidatta, inizia la sua carriera artistica a metà degli anni ’60, traendo ispirazione dalla propria quotidianità di ragazza ebraica del Bronx. Citazioni bibliche e riferimenti storici si fondono per dar vita a immagini volutamente folkloristiche, in cui colori vibranti e prospettive appiattite la fanno da padroni.
Accanto agli altri, uno dei temi centrali della sua produzione è l’attenzione a figure di rilievo quali Nelson Mandela, Mahatma Gandhi e Martin Luther King Jr. Ed è proprio su quest’ultimo che si focalizza la mostra organizzata da Fort Gansevoort, visitabile tramite la piattaforma online della galleria a partire dal 7 dicembre.
Shared dreams, l’evocativo titolo che riunisce le opere esposte, è un interessante spunto tramite cui interpretare il rapporto tra la comunità afroamericana, per i cui diritti King si è battuto fino alla morte, ed ebraica, a cui Malach Zeldis appartiene.
“Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono?”, recita un celebre passo del Talmud. “Ogni uomo deve decidere se camminerà nella luce dell’altruismo creativo o nel buio dell’egoismo distruttivo”, proclamava a gran voce Martin Luther King. Delle dichiarazione di responsabilità morale con molti punti in comune.
I quadri di Malcah Zeldis documentano la vita King dall’infanzia -trascorsa nel sud degli Stati Uniti- fino alla sua morte, prendendo in considerazione non solo la sua carriera pubblica ma anche la vita privata. Una storia che, ora più che mai, è bene ricordare e avere sempre presente.