Dark ha iniziato a studiare il luogo nel 2006, e ora ha dettagliata la sua ipotesi con la pubblicazione del libro “Il Convento delle Suore di Nazareth”
“È evidente che chiunque abbia costruito questa casa, aveva un’ottima conoscenza della pietra. E poteva trattarsi di Giuseppe, che come falegname avrebbe effettivamente potuto avere dimestichezza anche con le costruzioni“. È diventata quasi la missione della vita per Ken Dark, professore e archeologo dell’Università inglese di Reading, dimostrare di aver individuate le rovine della casa in cui Gesù visse durante la sua infanzia sotto il convento delle Suore di Nazareth, in Israele. Dark ha iniziato a studiare il luogo nel 2006, poi nel 2015 ha pubblicato un articolo in cui ha suggerito, per la prima volta, la sua ipotesi. Ora dettagliata con la pubblicazione del libro “Il Convento delle Suore di Nazareth”.
Il libro di Dark suggerisce che già nel 1888 Victor Guérin, uno studioso biblico, fu il primo a sostenere che la casa dell’infanzia di Gesù si trovasse sotto il convento. E, sulla base di questa idea, le suore ordinarono diversi scavi tra il 1930 e il 1964, ma senza particolari risultati. Nelle sue ricerche, lo studioso è stato in grado di determinare che, molto probabilmente, la struttura risale al I secolo. La casa in pietra aveva un patio, un soggiorno e una terrazza sul tetto, utilizzata per qualche attività all’aperto. C’era anche una scala che portava ad un secondo piano, nel quale c’erano due stanze.
Dark ha comunque stabilito che le Suore di Nazareth probabilmente abitavano il luogo già alla fine del I secolo, e che in seguito nel V secolo intorno alla casa fu costruita una chiesa rupestre. Secondo l’archeologo questa chiesa del V secolo fu probabilmente la Cattedrale bizantina di Nazareth, e rimase tale fino al VII secolo.