Le aste del 2020 della casa d’aste francese non sono ancora terminate, ma Artcurial ha già rilasciato il bilancio dell’anno. Il totale è di 149,2 milioni di euro

Qualche numero: le  vendite milionarie sono state 12 tra cui un lavoro di Alexander Calder a 4,9 milioni€, oltre 15 i nuovi record d’asta e 67 le prelazioni o acquisti da parte di istituzioni museali.  Con 59 collezioni private trattate nel 2020, sono state portate alla luce collezioni dalle provenienze prestigiose. Il dipartimento di Modern Art ha curato la dispersione dell’asta dedicata all’opera di Balthus proveniente da Chassy e quella del mercante Maurice Garnier; il dipartimento Old Masters ha offerto in asta la Collezione del Barone Francois Empain e la Donon-Maigret, così come la collezione della Famiglia Verly che includeva una serie di prodezze dell’epoca napoleonica; infine, in cima a tutte le memorabili dispersioni di insiemi organici, la Bull Collection, curata dal dipartimento Fine Watches.

Il 2020 è stato caratterizzato da un aumento del digitale con 3,5 milioni di visitatori del sito (un aumento del 42%) e un + 49% del volume delle vendite effettuate online. Il settore di arte del XX-XXI secolo è al vertice con il 39% del volume delle vendite globali della casa, guidato dai dipartimenti di arte impressionista e moderna e del dopoguerra e arte contemporanea. Artcurial Motorcars è al secondo posto (28%) mentre la divisione Belle Arti ha registrato buoni risultati in particolare grazie al dipartimento Old Masters & 19th century e  la divisione Luxury ha continuato a crescere.

 

La casa d’aste francese ha inoltre registrato quest’anno ben 8 aste “a guanti bianchi”, ovvero con il 100% dei lotti venduti e in diverse specialità: dalle arti decorative, alla vendita monotematica sull’arte della tavola al Ritz Hotel, passando per gli oggetti appartenuti alla Michou Collections e i pezzi d’arredo provenienti dalla casa Romeo. E poi le automobili di Andre Trigano e il patrimonio di Andre Lurton. Per quanto riguarda il mondo del fashion, il 2020 si è distinto per l’asta benefica di Madame Tugendhat a sostegno di Restos du Coeur e, per concludere, l’indimenticabile dispersione del guardaroba appartenuto all’iconica Jeanne Moreau.

Alcuni top price del 2020

Il 2020 è stato anche l’anno della nascita di un nuovo dipartimento: Contemporary African Art, con l’arrivo di Christophe Person nel team di Artcurial alla guida di questa nuova specialità.

 

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L’ultima asta del 2020

L’ultimo appuntamento del 2020 sarà in Marocco con le vendite a Marrakech dedicate a “Majorelle e i suoi contemporanei, Arte marocchina e internazionale moderna e contemporanea” e “Arte africana contemporanea”. Con queste aste si vuole anche festeggiare il primo anniversario di Artcurial Morocco, avamposto aperto un anno fa sotto la gestione di Olivier Berman.

Tra le opere in arrivo si segnala l’olio su tela “L’école coranique” di Etienne Dinet, un soggetto raro che l’artista ha raffigurato solo due volte nella sua carriera. E’ stimato 480.000 – 600.000 €. Sarà accompagnato da altre due sue tele “Sous le burnous” e “Au bord de l’oued” (entrambe stimate  200.000 – 300.000 €). Nel dicembre del 2019, sempre da Artcurial, era stato raggiunto il prezzo d’asta più alto mai registrato in Marocco per un dipinto di Dinet, con “Le fils d’un Saint M’rabeth” venduto per  1,2 milioni di euro.

Si segnalano anche cinque opere di Jacques Majorelle. Tra tutte emerge “Entrée des souk”, una tecnica mista su tela che rappresenta un’istantanea della frenetica vita quotidiana degli abitanti della città in colori che sembrano esplodere sotto il sole di Marrakech (stima:  50.000 – 70.000 €).

 

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UN HIVER MAROCAIN. MAJORELLE ET SES CONTEMPORAINS ART MODERNE & CONTEMPORAIN MAROCAIN ET INTERNATIONAL

UN HIVER MAROCAIN. ART CONTEMPORAIN AFRICAIN

 

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