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Interior Space. Fotografie di Paolo Nespoli e Roland Miller

Paolo Nespoli and Roland Miller Cupola with Clouds and Ocean International Space Station - ISS Courtesy NASA and ASI
Paolo Nespoli and Roland Miller
Cupola with Clouds
and Ocean International Space Station – ISS
Courtesy NASA and ASI

A Roma è in corso la mostra “A Visual Exploration of the International Space Station” con fotografie dell’astronauta Paolo Nespoli e del fotografo Roland Miller. Alla Galleria del Cembalo, fino al 31 gennaio 2021

Il progetto di Interior Space. A Visual Exploration of the Space Station è stato realizzato in collaborazione con il fotografo americano Roland Miller, che ha documentato a terra i vari centri americani NASA, impiegati per la progettazione della tecnologia ISS e all’addestramento degli astronauti. Una selezione di queste immagini è presente in mostra.

L’esposizione, corredata da un volume edito da Damiani Editore, è una prima nazionale, se non internazionale. Nella cornice suggestiva della Galleria del Cembalo, il percorso si snoda attraverso un’ampia selezione di immagini di grande formato che ritraggono l’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Completano la mostra alcune fotografie inedite che Paolo Nespoli ha dedicato alla visione notturna della terra nei momenti spettacolari dell’alba e dell’aurora boreale.

Ad aprire le porte dell’International Space Station è uno degli astronauti italiani più carismatici, Paolo Nespoli, che durante la sua ultima missione ha ritratto l’interno della ISS con un’attenzione fotografica da grande autore. Non è la prima volta che Nespoli esprime questo suo originalissimo talento. Da molti anni, dalla ormai storica missione in Libano nel 1982, al comando del generale Franco Angioni, Nespoli ha affiancato all’impegno militare un’intensa attività fotografica. Abilità, con acrobatiche riprese anche durante i lanci, che gli è valsa, una volta divenuto ingegnere aerospaziale e astronauta, un punto di particolare interesse nella sua formazione.

Paolo Nespoli and Roland Miller
Longitudinal View, from ISS Forward to ISS Aft
US Laboratory – Destiny International Space Station – ISS
Courtesy NASA and ASI

Dalla sua prima missione nello spazio nel 2007, e nelle seguenti missioni di lunga durata nel 2010-2011 e nel 2017, per un totale di 313 giorni in orbita, Nespoli ha fotografato la terra e la sua bellezza, e in particolare la bellezza della “notte del mondo”, con autentica sensibilità artistica. Sguardo magnifico, che lo ha eletto a interprete di una documentazione mai affrontata fino a oggi: quella dell’interno della stazione spaziale, passando dalla lunga prospettiva che collega i vari moduli e i laboratori, ai singoli ambienti, ai più estranianti e complessi dettagli tecnologici.

Miller e Nespoli sono i protagonisti e gli autori delle fotografie inedite della Stazione Spaziale, da una parte una descrizione dei laboratori di ricerca e delle strutture dove gli astronauti si allenano alle condizioni estreme della permanenza nello spazio e dall’altra, in una corrispondenza speculare, le foto degli interni, esplorati per la prima volta come la più complessa creazione tecnologica della storia umana.

Paolo Nespoli and Roland Miller
View of ISS Nadir from Departing Soyuz
TMA-20 Spacecraft Complete ISS stack including Space Shuttle Endeavour and Automated Transfer Vehicle Kepler
Courtesy NASA and ASI

Nespoli, l’ingegnere spaziale e il primo astronauta europeo a usare Twitter, seguitissimo da una miriade di fan (@astro_paolo), come fotografo, vanta un patrimonio di più di mezzo milione di foto scattate. L’astronauta italiano che ha lasciato l’ESA dopo 27 anni di servizio spiega nel libro, edito da Damiani, la genesi del lavoro: “Per Roland Miller Interior Space significava interpretare gli spazi interni della ISS da un punto di vista estetico-artistico, storico -documentario ma anche inteso come indagine archeologica”.

Da subito si presentano diverse difficoltà da superare. Come fotografare nello spazio, per esempio, una vera impresa perché se lassù la tecnologia è imperante, l’assenza di gravità è costante. E poi l’impegno del lavoro e il poco tempo libero. “La stazione spaziale è un posto dove si lavora dalle 7,30 di mattina alle 7,30 di sera” precisa Nespoli. Le 12 ore rimanenti servono per i pasti, l’igiene personale, e il sonno (almeno sei ore). “Nelle tre ore che rimangono, chiusi in questo ambiente confinato, visto che non si può certo uscire per un cinema o una cena, si contattano parenti e amici con il telefono di bordo, si legge e si scrivono mail, ci si dedica ai social media e si fotografa la Terra”.

E come spiega Dava Newman, Apollo Professor of Astronautics al Massachusetts Institute of Technology e, dal 2015 al 2017, NASA Deputy Administrator, prima donna ingegnere a ricoprire questa carica: “Interior Space presenta la ISS come una macchina intelligente, un laboratorio di alta tecnologia e un ambiente isolato e limitato che gli astronauti chiamano casa. Tuttavia attraverso l’obiettivo di un fotografo e di un astronauta siamo invitati a vedere il traguardo umano della ISS come un’opera d’arte”.

 

Paolo Nespoli and Roland Miller
Starboard View through Port Hatch
of Equipment Lock and Crew Lock with Extravehicular Activity Hardware Quest Joint Airlock
Courtesy NASA and ASI

A Visual Exploration of the International Space Station

Palazzo Borghese
Largo della Fontanella di Borghese, 19
00186 Roma
+39 06 83796619
Fino al 31 gennaio 2021
www.galleriadelcembalo.it

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