“I gemiti di Prince sono la forma di musica più sexy al mondo”. Cantautore, ballerino e produttore discografico, Prince ha rivoluzionato il pop degli anni ’80 e ’90. Il documentario di Arte in italiano traccia un profilo dell’indimenticabile Purple Man, legato alla sua Minneapolis.
Nel 2016, Prince, pseudonimo di Prince Rogers Nelson (Minneapolis, 1958) si spegneva all’età di 57 anni, in seguito a un’overdose da oppiacei. Il mondo perdeva un talento poliedrico, capace di comporre, arrangiare, produrre, cantare e suonare i suoi brani spesso in totale autonomia. Il suo stile unico, che miscela r&b, soul, rock e funky a una voce dal timbro a tratti dolce, a tratti graffiante, lo aveva portato a rivoluzionare il mondo della musica.
Nel corso dei suoi quasi quarant’anni di carriera, Prince ha pubblicato una serie di dischi entrati a far parte della storia, come il capolavoro Purple Rain (trainato dal celebre pezzo omonimo) uscito nel 1984 e perennemente presente nelle classifiche dei migliori album di sempre. Tra i pionieri della vendita on-line, aveva infine deciso di eliminare tutti i suoi brani da YouTube, Spotify e dalle altre piattaforme streaming: molti prodotti, infatti, sono acquistabili unicamente dal suo sito ufficiale.
La sua storia nel documentario di Oliver Schwabe, disponibile su Arte in italiano fino al 30 gennaio.
