Print Friendly and PDF

Villa Ephrussi de Rothschild: l’arte del ‘700 in una residenza Belle-Epoque

Villa Ephrussi di Saint-Jean-Cap-Ferrat, Francia, è un gioiello Belle Epoque incastonato tra Monaco e Nizza. Qui la baronessa Béatrice de Rothschild ha raccolto la sua collezione, ora esposta in una casa museo.

Si dice che per costruire il giardino alla francese di Villa Ephrussi avesse fatto spianare con la dinamite la collina di sette ettari sulle alture di Cap-Ferrat e, per avere un’idea precisa del nuovo edificio, avesse ordinato agli architetti di innalzarne un modello a grandezza naturale, (una volta approvato, venne distrutto), costato allora, era il 1905, la cifra di 900.000 franchi oro. La ricchissima Béatrice de Rothschild (1859-1934), eccentrica e capricciosa figlia del barone ebreo Alphonse, moglie del banchiere austro-ungarico Maurice Ephrussi, non era solita badare a spese per realizzare i suoi sogni. Fu così che, dopo aver girato il mondo in lungo e in largo e fatto collezione di ricercate opere d’arte, giunta in quell’angolo della Costa Azzurra che il re del Belgio Leopoldo II definì “una sezione terrestre del Paradiso”, decise di comprare un terreno per collocarle in un palazzo che rispecchiasse le sue idee sulla bellezza.

Alla costruzione della fastosa dimora, che chiamò “Ile de France” dal nome di una nave su cui aveva fatto il giro del mondo, contribuirono una ventina di architetti assecondati da giardinieri di talento. Erano i primi anni del secolo e sulla scia di re, principi e aristocratici giunsero altri, che di imperi ne avrebbero costruiti. Uno dei primi ad arrivare fu Paris Singer, nipote di Isaac Merrit-Singer, inventore della macchina da cucire, che nella sua dimora di Saint-Jean-Cap-Ferrat visse una torrida storia d’amore con Isadora Duncan.

Gianbattista Tiepolo, Le char de l'amour tiré par les colombes
Gianbattista Tiepolo, Le char de l’amour tiré par les colombes

 

Giunsero scrittori e attori celebrati, editori ed artisti, Jean Cocteau,  Somerset W. Maugham, Charlie Chaplin, David Niven, Angelo Rizzoli….  Fra le ville più famose la Fiorentina, di ispirazione italiana; Villa Maryland, magnifico insieme di giardini pensili, pini, olivi fatta costruire dall’inglese Wilson nel 1897; sulle alture di Villefranche si erge maestosa Villa Leopolda, 8 ettari di terreno terrazzato, costruita in pietra da taglio nel 1900 per il re del Belgio Leopoldo II. Paradisi inaccessibili, immersi nel verde di palme, olivi e bouganvilles, difese da alte mura di cinta e da sofisticati apparati di sicurezza.

Tutti però possono visitare la più strana ed eclettica, il sogno raffinato e stravagante della” baronne” Béatrice Ephrussi de Rothschild, che ha legato la villa “Ile de France” all’Institut de France per l’Acadèmie des Beaux-Arts. Aperta al pubblico nel 1937 e restaurata dall’omonima Fondazione dopo i disastri della II guerra mondiale, la Villa-Museo riesce a dare al visitatore di oggi un’idea molto verosimile del fasto di una residenza della Belle Epoque e del gusto di una collezionista che adorava l’arte del ‘700, tanto da ricevere gli ospiti agghindata da Maria Antonietta.

Tutto in questo splendido palazzo rosa ispirato ad un neo-gotico di stile veneziano e alle dimore italiane del Rinascimento parla del gusto della baronessa: mobili Luigi XV e Luigi XVI, porcellane di Vincennes, Sevres, Sassonia, quadri di Monet, Sisley, Renoir, Moreau, Boucher, Fragonard, sculture e oggetti d’arte appartenuti alla regina Maria Antonietta, arazzi di Beauvais e d’Aubusson, strane, colorate boiseries fine ‘700 di J.B. Huet, dove è dipinto un universo di scimmie che cantano e suonano, molto di moda all’epoca.

E i giardini, uno più sorprendente dell’altro: l’eccentrica baronessa per Villa Ephrussi ne volle sette: il giardino spagnolo a imitazione di quelli di Arenjuez fiorito di datura, papiro, filodendro; il giardino fiorentino che si affaccia sulla baia di Villefranche, il lapidario ha grottesche di pietra, bassorilievi medievali e rinascimentali. Seguono le cascatelle, i tempietti, le lanterne del giardino giapponese, agavi e cactus giganti nel giardino esotico, la roseria, per finire nel trionfo del giardino alla francese con il tempietto dell’amore del tutto simile a quello del parco di Versailles  e il grande bacino fiorito di loto e di ninfee.

La villa e i giardini sono aperti tutto l’anno, tutti i giorni, (info allo 0493013309). E per una serata indimenticabile son et lumieres, si può prenotare un posto all’Opera o un Concerto nel patio coperto (solo d’estate), seguito eventualmente da un dinner di gala. La Villa si trova a 12 Km da Montecarlo e a 8 Km da Nizza.

Jean-Frédéric Schall, Jeune femme à la robe jaune
Jean-Frédéric Schall, Jeune femme à la robe jaune

Commenta con Facebook