Ripartono le attività della casa d’aste Pandolfini che nei mesi di novembre e dicembre aveva deciso di sospendere il programma di aste. Si parte con il Design e l’arte moderane contemporanea
19 GENNAIO | DESIGN
Pandolfini parte dal Design e dalle Arti Decorative del XX secolo con l’asta del 19 gennaio a Firenze.
Abbiamo lavorato per selezionare oggetti di qualità, non banali e di valore, per presentarci al meglio in un mercato assai vasto e durante un periodo storico tutt’altro che scontato. Con cataloghi come quello che proponiamo ora, cerchiamo di distinguerci per gusto, affidabilità e qualità della raccolta” così parla della sua prima asta Jacopo Menzani, capo dipartimento dalla scorsa primavera.
Tra gli oltre 150 lotti del catalogo ci piace segnalare un’eccezionale COPPIA DI POLTRONE di Giò Ponti, disegnate per gli arredi di Villa Vittoria a Firenze. Modello a pozzetto in legno intarsiato con rivestimento in tessuto, le poltrone, che uniscono all’indiscusso valore estetico la firma di uno dei massimi protagonisti della scena internazionale, hanno una stima di 30.000/40.000 euro.
Medesima valutazione, 30.000/40.000 euro, per un’elegante SCRIVANIA disegnata da Tomaso Buzzi e prodotta dal Mobilificio Turri di Milano nel 1930 circa. Di forma rettangolare, è impiallacciata in legno di rovere e decorata a rilievo con un lineare motivo geometrico nei due cassetti sottopiano, mentre due traverse intagliate in guisa di frecce uniscono due a due le quattro gambe.
E 30.000/40.000 euro è anche la richiesta per un MOBILE e DUE PANNELLI MURALI progettati e realizzati da Joaquim Tenreiro, raffinatissimo e ricercatissimo designer e artigiano brasiliano intorno al 1950. Inediti e freschi per il mercato gli arredi di Tenreiro, giocati su motivi concentrici di quadrati e rombi, sono sempre stati di proprietà della famiglia per cui sono stati realizzati e con essa, nel 1960, sono arrivati nel nostro Paese.
Restiamo nel mondo internazionale con Émile Gallé, autore del monumentale VASO polilobato prodotto in Francia nel 1855 circa, e probabilmente presentato all’Expositione de l’Union Centrale, delle Arti decorative a Parigi nel 1884, per il quale sono richiesti 20.000/30.000 euro. Il vaso, che è realizzato in terracotta ed è decorato alla barbottina con un motivo di rami fioriti di magnolia che corrono su un fondo sfumato dal grigio tortora al rosso bruno cosparso di piccole pagliuzze dorate, ha la base inserita in una montatura in bronzo dorato decorata alla maniera giapponese, probabilmente realizzata dalla maison “A l’Escalier de Cristal”, editore e rivenditore di oggetti d’arte e di lusso a Parigi, con la quale Émille Gallé aveva firmato un contratto di produzione. L’insieme è presentato su una base in legno ebanizzata e modanata.
Ancora, in catalogo per 10.000/12.000 euro, un TAVOLO con struttura in metallo verniciato sfumato dall’oro al rosa e piano in legno laminato bianco di Superstudio del 1965 circa, sul quale è stata letteralmente fatta la storia del movimento radicale. Esemplare unico, questo in asta da Pandolfini è il tavolo della sala delle riunioni dello studio di Piazza di Bellosguardo 1, la prima sede del Superstudio.
Scrive Gian Piero Frassinelli: «Li lo vidi il 1° aprile 1968 quando ci entrai per la prima volta. Era un tavolo fatto apposta dagli artigiani che collaboravano con i tre membri già presenti: Adolfo, Cristiano e Roberto; non so chi lo avesse disegnato, ma era disegnato con intelligenza…» Poi una vasta selezione di arredi firmati dai maggiori nomi italiani e internazionali oltre ad una sezione di vetri e ceramiche realizzati d grandi artisti del ‘900.
20 GENNAIO | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Si rinnova l’appuntamento invernale con l’”Arte Moderna e Contemporanea”. L’asta è stata spostata da Milano a Firenze e da dicembre a gennaio. Saranno presentate una selezione di opere provenienti da collezioni private, sia di artisti italiani sia internazionali. Un viaggio che ripercorre tutta l’arte del Novecento, dagli anni ’20 fino ai giorni nostri.
Ricca la proposta dell’arte figurativa dagli anni ’20 in poi, con opere di: D’Anna, Sibò, Guttuso, Sironi, Marino Marini, Gino Rossi, Zigaina, Bueno. Per gli anni ’50 fino al contemporaneo, vengono proposte opere di Baj, Rotella, Tancredi, Crippa, Schifano, Mondino,
Accardi, Santomaso Dorazio, Baruchello, Vedova, e ancora Mambor, Turcato, Castellani, Pistoletto, Nido…
Di particolare importanza due opere di Antonio Ligabue FIORI del 1960 (lotto 50) e CERVO CON CERBIATTI (lotto 51) del 1955, acquistate direttamente dall’artista e rimaste fino ad oggi nella collezione privata del collezionista che nel 1960 realizzò il docufim Lo specchio, la tigre e la pianura, (da Romolo Manieri e Raffaele Andreassi con la collaborazione di Guglielmo Petroni, Giuseppe Aquari e Sergio Pagoni) che il documentario vinse l’ Orso d’Argento al Festival Cinematografico di Berlino nel 1961.
E va segnalata anche una rarissima opera di Maria Lai del 1986, GEOGRAFIA (lotto 58), una tela grezza ricamata sul fronte e sul retro, stimata 50.000/80.000 euro presentata nella performance “Col ciel la terra” allo Studio Tommaseo di Trieste.
Per l’arte internazionale sono di notevole interesse un raro COLLAGE del 1936 di Kurt Schwitters (lotto 56) che conta innumerevoli esposizioni e importanti provenienze la cui stima è di 20.000/40.000 euro, e l’olio su tela del 1951 di Andrè Masson, il (lotto 54) valutato 12.000/15.000 euro.
Saranno proposte numerose opere su carta e tela, da Sutherland con ATTACHED FORM (lotto 44) un olio su tela del 1959 dalle numerose esposizioni internazionali, a Matta; da Jasper Johns a Antony Gormley, da Sakti Burman a Kaws, all’importante trittico realizzato da Keith Haring, Kenny Scharf e Ronnie Cutrone, opera realizzata in occasione della mostra tenutasi alla galleria Salvatore Ala nel 1983.
Molto varia anche la sezione delle sculture che comprende un raro bassorilievo in bronzo di Franco Meneguzzo (lotto 19) e un marmo bianco di Alberto Viani (lotto 42), due opere monumentali degli anni ’50. Poi Emilio Greco, Skalkokos Hristos e Arman che è presente con tre opere di periodi e composizioni diverse tra loro, in particolare segnaliamo la grande scultura LA PARTE DELLE COSE (lotto 57), una moto realizzata in bronzo, pezzo unico, di dimensioni naturali per la quale sono richiesti 25.000/40.000 euro.