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Il genio di Correggio e di Parmigianino nei nuovi documentari di Art Night

Parmigianino, La schiava turca (particolare), Galleria nazionale di Parma
Parmigianino, La schiava turca (particolare), Galleria nazionale di Parma

Correggio e Parmigianino, glorie artistiche del post-rinascimento emiliano, in seguito esaltati in tutto il mondo, sono protagonisti di Art Night, in onda venerdì 22 gennaio alle 21.15

Il programma di Rai5 trasmette due documentari inediti, prodotti da Rai Cultura, sui due geni dell’arte italiana. Questa prima serata televisiva, dal titolo “Pittori a Parma”, è stata realizzata in collaborazione con il comune della città emiliana, capitale italiana della cultura per il secondo anno consecutivo a causa della pandemia.

Il primo documentario, “Correggio, dall’ombra alla luce” di Emanuela Avallone e Linda Tugnoli, indaga la storia di un artista dimenticato e poi rivalutato nel tempo. Antonio Allegri (questo il vero nome di Correggio, che prese lo pseudonimo dalla città nativa in provincia di Reggio Emilia, dove nacque nel 1489 e morì nel 1534) pur non allontanandosi troppo dall’Emilia, produsse tele ispirate ai grandi predecessori rinascimentali; ora i suoi quadri, oltre che nella sua terra d’origine, si trovano nei musei e nelle collezioni di tutta Italia e di tutto il mondo. Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Mantegna furono i suoi maestri ideali.

Correggio, Madonna in adorazione di Gesù Bambino, Gallerie degli Uffizi

Ma c’è molto altro dietro alla sua figura di prosecutore del Rinascimento. Spiega, nel corso del documentario, il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte (Napoli) Sylvain Bellenger: “Correggio è difficile da definire, perché è un manierista prima del manierismo”. E ancora: “Ogni museo del mondo ha un Correggio”. Molte di queste opere le vediamo descritte nel documentario di Rai5. A Roma, ne parlano Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, e la scrittrice Melania Mazzucco, che descrive la Danae e il ciclo degli Amori di Giove.

La professoressa di storia dell’arte rinascimentale Elisabetta Fadda, racconta gli affreschi della misteriosa Camera della Badessa, nel convento di San Paolo a Parma, scoperti solo nel Settecento; mentre un’altra piccola opera di Correggio fu attribuita al pittore grazie all’occhio attento del grande Dario Fo, che la vide per caso a Fano (Pesaro).

Correggio, Noli me tangere, Museo del Prado, Madrid

Di seguito, sempre all’interno di Art Night, va in onda il documentario inedito di Silvia De Felice e Maria Agostinelli, “Parmigianino, il prodigio e la sconfitta”. Il grande pittore parmense, uno dei primi manieristi, venne accantonato per alcuni secoli perché il Vasari (autore delle famose “Vite” degli artisti) lo etichettò come alchimista, una fama che lo rese inviso all’opinione corrente dell’epoca.

Il documentario è strutturato come un’inchiesta, alla ricerca della verità storica su questa visione vasariana. Alcuni sublimi dipinti, come la Madonna dal collo lungo, conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze, o l’Autoritratto entro uno specchio convesso, conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, vengono descritti nell’indagine e testimoniano la capacità innovativa e l’originalità del Parmigianino (Parma, 1503 – Casalmaggiore, 1540).

Parmigianino, Madonna dal collo lungo, Gallerie degli Uffizi di Firenze

Fra i testimoni d’eccellenza che raccontano la parabola del pittore parmense, le cui opere, al pari di quelle di Correggio sono in tutto il mondo, David Ekserdjian, professore di Storia dell’Arte alla Leicester University e uno dei più grandi esperti al mondo di Parmigianino.

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