La collezione di Hester Diamond raccoglie 26,759,960 dollari. Il marmo dei Bernini supera di poco la stima più bassa e viene battuto a 8,881,500 USD. Prezzo record
Prosegue la Masters Week 2021 di Sotheby’s a New York. Dopo il successo della vendita di ieri (con l’aggiudicazione di un ritratto di Botticelli a 92 milioni) oggi è stato il turno della collezione di Hester Diamond. Il catalogo (la Part One del 29 gennaio) ha proposto opere selezionate dalla raccolta della collezionista e designer di interni scomparsa a febbraio dell’anno scorso all’età di 91 anni.
Top price una rara scultura di Pietro e Gian Lorenzo Bernini intitolata “Autunno”. Scolpita nel 1616, raffigura un uomo alla ricerca di un frutto, che simboleggia l’abbondanza e la rinascita. Era presentata con una stima compresa tra 8 milioni e 12 milioni di dollari. Come opera a quattro mani e come opera dei singoli autori, la scultura ha stabilito un prezzo record.
L’attuale record d’asta ufficiale per Bernini figlio risale al 2005 quando il dipinto “Ritratto dell’artista come Marte” è stato venduto da Christie’s a Londra per 176.000 £ (306.240 $). Considerando anche il bozzetto in terracotta “Il Moro” che risulta “attribuito al Bernini”, allora il top price cresce fino 2,096,650 sterline (3.239.114 $) stabilito nel 2002 da Sotheby’s a Londra.
Leggi qui un ricco approfondimento sulla scultura “Autunno”
Hester Diamond e il suo primo marito Harold hanno iniziato a collezionare negli anni ’50. All’inizio degli anni ’70, i maggiori clienti di Harold sono Seward e Basia Johnson, erede della Johnson & Johnson Company. Hester progetta e arreda due case per i Johnson. La sua grande abilità, unica, era quella di fornire a questi clienti case che erano sia luoghi ricchi di arte da mostrare che luoghi meravigliosi in cui vivere; aveva anche una straordinaria capacità di mescolare e abbinare arte e arredi di diverse nazionalità, stili e date.
Solo dopo la morte del primo marito Harold, Hester inizia a collezionare seriamente dipinti e sculture di antichi maestri, vendendo gran parte della sua collezione moderna, comprese opere di Pablo Picasso e Henri Matisse (da Sotheby’s nel 2004).
Dopo la scultura dei Bernini, il secondo top price è stato per due tele dell’artista del Rinascimento ferrarese Dosso Dossi dipinte per il duca Alfonso I d’Este e vendute per 6,2 milioni di dollari (nuovo record d’asta per l’artista, insieme stimavano tra i 3 e i 5 milioni $).
Terzo posto per un trittico raffigurante “La Natività, L’Adorazione dei Magi, La Presentazione al Tempio” di Pieter Coecke van Aelst, che da una stima di $ 2,5 – 3,5 milioni $, ha fatto 3,2 milioni di dollari. Anche questo un nuovo record d’asta per l’artista. L’opera è stata attribuita per la prima volta a Pieter Coecke van Aelst nel 2014, quando è stata il fulcro di una mostra monografica sull’artista al Metropolitan Museum of Art. Il precedente prezzo più alto in asta è stato realizzato solo pochi mesi fa. Quando una sua giovanile “Adorazione dei Magi” è stata battuta a 1.137.800 euro da Dorotheum a Vienna durante l’asta di dipinti antichi del 9 giugno 2020.
Tra le aggiudicazioni che si sono discostate nettamente dalle stime segnaliamo (alcuni anche di quel piccolo gruppo non-old master di opere presenti nel catalogo):