Di solito non succede, ma qualora accadesse, come si gestisce un’immensa ondata di fortuna?
Kurt O’Reilly è un uomo normale: un lavoro come statistico presso l’Organizzazione Mondiale della Sanita, una moglie con la quale ha trovato uno strano equilibrio vivendo in due case separate sullo stesso pianerottolo, vive gioie e dolori della quotidianità in una Londra dei nostri giorni. Tutto scorre liscio fino a che non comincia una consequenzialità di eventi fortunati che invadono prima i giorni, poi le settimane, poi i mesi. Da entusiasmo e benessere questa sequela di positività, rende Kurt infastidito, rabbioso, diffidente. Con chi? Non lo sa nemmeno lui, perché contro chi ci si rivolge se tutte le cose giocano a tuo favore? Del tipo che il medico diagnostica una malattia gravissima, ma che nel tuo caso è stranamente benigna; il taxista che ti regala la corsa; non trovi mai un ingorgo per strada; le azioni in banca continuano a registrare un progressivo e costante aumento;una somma di denaro ingente a risarcimento del fatto di essersi trovato vittima di un mancato rapimento in cui è stato schivato(casualmente) da un proiettile.
Kurt O’Reilly è il protagonista di Benevolenza Cosmica, uscito nel 2019 per Adelphi; l’autore è Fabio Bacà, nato nel 1972 a San Benedetto del Tronto: poche informazioni su di lui se non che dopo qualche anno di giornalismo, oggi insegna ginnastiche dolci. E che un esordio letterario su Adelphi non si vedeva da parecchi anni.
Bacà costruisce un romanzo agile e surreale, nel quale fortuna e benevolenza sono vissute kafkianamente come pene, dalle quali Kurt non riesce a uscire. La scrittura è intelligente, raffinata e diretta, e guida il lettore in un mondo che appare reale e convincente, ma è affollato di personaggi brillanti al limite del surreale: lo psicologo che visita Kurt sul rooftop di un grande palazzo, in una piscina dove se si superano le rocce si finisce spinti da una forte corrente che rischia di buttare giù oltre il bordo a sfioro schiacciando l’incauto nuotatore al suolo; la moglie di Kurt, Liz, che fa la scrittrice ma per poter dar vita alle sue storie ha bisogno di viverle osservando dal vero reazioni e comportamenti; quindi mette in scena, sola o accompagnata dal marito, dialoghi reali con i più disparati professionisti: hanno finto problemi di coppia e sono andati da un terapeuta, lei da sola è stata da ornitologi, direttori d’orchestra, collezionisti di reperti criminali, fingendosi cliente, esperta o collega per carpire dettagli e tornare a casa a scrivere.
O’Reilly ci prova ad affrontare “razionalmente” la cosa: si rivolge a professionisti, esperti e professori internazionali, e l’unica cosa della quale si convince è che probabilmente qualcuno sta vivendo un periodo speculare a lui, ma di sfortuna. Lo cerca e lo trova, dove meno se lo aspetta. E trova pace, quella pace e serenità che ricevere quotidianamente dosi di fortuna non gli dava. Perché? Bacà è abilissimo a giocare con la fortuna del protagonista, con il suo malessere e con la sottile linea che lega il protagonista al lettore. Lettore che da un lato vorrebbe bearsi nella fortuna e dall’altro percepisce che qualcosa non va, e viene accompagnato (subdolamente) a chiedersi come reagirebbe in una situazione del genere, se vivrebbe in un’ignorante non curanza o in persistente senso di colpa e dubbio.
Titolo: Benevolenza Cosmica
Autore: Fabio Bacà
Genere: Romanzi e saggi storici
Casa editrice: Adelphi
Anno di pubblicazione: 2019
Pagine: 225
Prezzo: 18 euro