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Oceania, Leonardo, Tiepolo. La Fondazione Giancarlo Ligabue compie 5 anni e svela i progetti del prossimo triennio

Inti Ligabue, Presidente della Fondazione e figlio di Giancarlo Ligabue
Inti Ligabue, Presidente della Fondazione e figlio di Giancarlo Ligabue

Compie 5 anni la fondazione intitolata all’imprenditore e paleontologo Giancarlo Ligabue con sede a Venezia, e svela i suoi programmi fino al 2023.

Tre grandi esposizioni, ma anche nuove partnership e collaborazioni internazionali. Il primo appuntamento è con la mostra “Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania”, a ottobre 2021 a Palazzo Cavalli Franchetti, Venezia.

È “conoscere e far conoscere” il motto della Fondazione Giancarlo Ligabue, che nasce con la missione di non disperdere ma anzi valorizzare con mostre, iniziative e pubblicazioni l’importante lavoro condotto in oltre 40 anni dal Centro Studi e Ricerche Ligabue e l’enorme patrimonio di opere, documenti e testimonianze raccolti negli anni, con particolare riferimento ai settori della paleontologia, archeologia, antropologia e delle scienze naturali. Una realtà legata al suo territorio ma dal respiro orgogliosamente internazionale, “profondamente dedicata ad espandere la nostra conoscenza dell’essere umano”, come l’aveva definita il paleontologo americano Donald Johanson nel giorno della sua inaugurazione, avvenuta il 25 gennaio 2016.

L’ultimo quinquennio è stato di crescita, anche dal punto di vista organizzativo e professionale, racconta il Presidente della Fondazione Inti Ligabue in conferenza stampa, accompagnato da Massimo Casarin e Adriano Favaro.

L’istituzione veneziana ha realizzato in questi anni 4 importanti mostre che hanno dato vita a 8 momenti espositivi – senza mai escludere Venezia – con il supporto di importanti curatori scientifici, per un totale di oltre 250.000 visitatori. Grande è anche il successo di pubblico registrato dai “Dialoghi della Fondazione Giancarlo Ligabue”, con ospiti personalità di spicco del mondo scientifico, storico e culturale come Vito Mancuso, Piergiorgio Odifreddi, Philippe Daverio, Alberto Angela, Carlo Vanoni, Samantha Cristoforetti.

Prosegue inoltre la pubblicazione della rivista semestrale “Ligabue Magazine”, oggi arrivata al suo 77esimo numero, strumento di divulgazione per eccellenza del Centro Studi e Ricerche attivo dal 1982, e rinnovato dalla Fondazione, che nel 2020 ha messo a disposizione online tutte le edizioni passate.

Per una realtà che (diversamente da altre realtà lagunari) si contraddistingue per la capacità di saper attrarre un pubblico anche fortemente locale grazie alla sua offerta culturale unica nel suo genere, un importante segno di riconoscimento da parte della città è quello arrivato nel 2019, che ha visto l’intitolazione del Museo di Storia Naturale della Fondazione Musei Civici di Venezia a Giancarlo Ligabue. All’istituzione con sede nel Fondaco dei Turchi, l’imprenditore-paleontologo aveva infatti donato il grosso scheletro di dinosauro rinvenuto nel deserto del Teneré, oltre che svariati significativi reperti.

LE PROSSIME INIZIATIVE

Le attività della Fondazione previste nei prossimi tre anni abbracceranno temi nuovi e diversificati, includendo nel programma espositivo (a sorpresa!) l’arte occidentale. Incluse nelle iniziative future, oltre a pezzi della propria collezione, anche opere concesse in prestito da Musei e collezioni italiane e internazionali.

È prevista per il 15 ottobre 2021 a Palazzo Cavalli Franchetti, Venezia, “Power & Prestige. L’arte dei bastoni del potere in Oceania”, co-promossa con il Museé du quai Branly di Parigi, che la ospiterà in seconda sede. A cura di Steven Hooper (Professore e Direttore della Sainsbury Research Unit per le Arti dell’Africa, Oceania e delle Americhe, presso l’Università dell’East Anglia nel Regno Unito), l’esposizione riunirà, per la prima volta in Italia e in Europa, oltre 150 bastoni del potere realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, manufatti di grande pregio artistico, troppo a lungo relegati a un ruolo secondario e considerati armi di popolazioni selvagge. Mai prima d’oggi protagonisti assoluti di una mostra, con un approccio scientifico l’iniziativa mira a restituire a questi oggetti il loro significato culturale originale, senza però rinunciare a metterne in luce il valore sculturale ed estetico. Tra i principali prestatori, il British Museum di Londra.

Bastone di Comado: Club U’U, Cultura locale Isole Marchesi, XIX secolo d.C., Legno inciso e fibre naturali, Collezione Ligabue

In programma per il 2022, la mostra “De Visi mostruosi. Caricature da Leonardo a Tiepolo”, che vedrà esposti una selezione di disegni, incisioni, acquerelli e libri a stampa di “teste caricate”, di ritratti grotteschi e caricature provenienti da importanti musei internazionali dalla fine del XV al XVIII secolo. Tra di essi vi saranno una decina di disegni inediti della collezione della Fondazione Giancarlo Ligabue, tra cui “Testa di vecchia” attribuita a Leonardo da Vinci, per la prima volta visibile al pubblico.

Una scelta tematica che può sembrare stonata rispetto alla strada percorsa finora dall’istituzione veneziana, ma che ben rispecchia la passione di Giancarlo Ligabue per l’arte, e in particolare proprio per il disegno e le caricature, che tanto amava collezionare e nelle quali scorgeva “il colpo di genio in un tratto”.

Nel 2023 – anno in cui si festeggerà il Mezzo Secolo di impegno Ligabue nella Cultura – aprirà invece “Animal Art”, una mostra dedicata a manufatti con rappresentazioni zoomorfe, dal III Millennio alla Roma antica nell’area del Mediterraneo.

Rhyton, Cultura Achemenide, Iran, IV secolo a.C. Argento dorato, Collezione Ligabue

PALAZZO ERIZZO-LIGABUE APERTO AL PUBBLICO, LA COLLEZIONE A CURA DI “VISITING CURATORS” A ROTAZIONE

Come obiettivo per il futuro, infine, c’è quello di aprire al pubblico per visite in piccoli gruppi guidati il Palazzo Erizzo-Ligabue, splendida sede della Fondazione affacciata sul Canal Grande. L’idea – spiega il Presidente – è quella di esporre a rotazione diversi pezzi della collezione, scelti da dei “visiting curators” annuali, da identificarsi in personalità di alto profilo che possano offrire chiavi interpretative sempre nuove e stimolanti. 

Per chi volesse approfondire in attesa della mostra nel 2021, il documentario sulla figura di Giancarlo Ligabue “Avere una vita, viverne due”, del 2019.

www.fondazioneligabue.it

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