Oltre 40 opere per raccontare la storia e l’evoluzione artistica di uno dei più grandi ritrattisti italiani: la mostra Vittorio Corcos. Ritratti e Sogni – ospitata nelle sale di Palazzo Pallavicini a Bologna – riapre al pubblico e viene prorogata fino al 27 giugno 2021.
Ad accogliere i visitatori di Palazzo Pallavicini è Vittorio Corcos in persona: i folti baffi tirati all’insù e le sopracciglia corrucciate del suo Autoritratto sono la prima cosa in cui ci si imbatte entrando nel vivo di Ritratti e Sogni. L’opera, richiesta dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1912, racchiude l’immagine severa, immersa nella dimensione quotidiana e interamente concentrata sull’intensità dello sguardo che il pittore ha voluto lasciare ai posteri. Nella stessa sala – proprio accanto all’autoritratto – l’amata moglie Emma Ciabatti e, alle pareti tutt’intorno, gli amici e le persone che al pittore livornese furono care.
Ritratti e Sogni racconta la storia e l’evoluzione artistica di Corcos partendo dalla personalità e dagli affetti gravitanti nella sfera privata dell’artista. Le sei sale in cui si articola la mostra a cura di Carlo Sisi ospitano più di 40 opere provenienti da musei e collezioni private, riunite secondo tematiche precise – la famiglia, gli anni parigini, l’eterna bellezza delle nobildonne ritratte e gli stati d’animo del periodo Simbolista – per uno sguardo ad ampio raggio sulla vita e sulla produzione di uno dei più grandi ritrattisti italiani.
A Palazzo Pallavicini si fa un salto negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento; si respira l’aria della Belle Epoque e si assiste alle trasformazioni della moda, in un inarrestabile turbinio di stoffe pregiate e scintillanti gioielli. Le pennellate di Corcos – ora più rapide, ora più precise – si stratificano, e con minuzia di particolari restituiscono i soleggiati scorci delle coste livornesi e i profondi sguardi degli effigiati. Una pittura oggettiva e soggettiva, della quale eleganza e ricercatezza sono un particolare inconfondibile; l’ironia – che si riscontra nel Ritratto di Yorick (1889) – e la componente psicologica – sempre presente nei ritratti di Corcos – completano le mille sfaccettature della sensibilità artistica dell’allievo di Domenico Morelli, innovatore del ritratto realistico e apprezzato interprete dei sentimenti e dei costumi della Belle époque.
Vittorio Corcos immortala con precisione quasi fotografica «creature che hanno in sé qualche cosa del fantasma e del fiore» fino ad arrivare all’intrigante potenza di Sogni (1896), suo grande capolavoro, contestato dalla critica dell’epoca per la posa audace e non convenzionale della donna ritratta. Tanti i nomi noti che scelsero la sua mano per aspirare all’immortalità: in mostra – tra gli altri – i ritratti di Giosue Carducci, Silvestro Lega, Ernesto Masi, della principessa Spada Potenziani e di Lina Cavalieri (definita da Gabriele D’Annunzio «massima testimonianza di Venere in terra»), riuniti in una visione d’insieme che è storia e ritratto del tempo vissuto dall’artista.
La mostra, che era stata sospesa lo scorso novembre a pochi giorni dalla sua inaugurazione, sarà visitabile fino al 27 giugno 2021.
Informazioni utili
Dove: Palazzo Pallavicini – via San Felice 24 (BO)
Quando: dal 22.10.2020 al 27.06.2021
Orari: da martedì a venerdì, ore 11-20
Per informazioni su biglietti e modalità d’ingresso: