Il documentario Gabriele Basilico, Fotografia Italiana, segue il fotografo dalla sua Milano alla Francia, da Beirut alla Silicon Valley, dal porto di Genova a Mosca, indagando la “lentezza dello sguardo”.
“Quando si cerca in uno spazio di fotografare un soggetto o lo spazio stesso, succede che uno si sposta, guarda lontano, vicino e fa dei movimenti strani. È una sorta di danza, una sorta di gestualità tipo quella del rabdomante che va alla ricerca di qualcosa che non si vede..per la fotografia vale lo stesso”.
Otto anni fa, il mondo della fotografia italiana perdeva uno sei suoi più grandi autori. In questo documentario del 2009 diretto da Giampiero D’Angeli, Gabriele Basilico (Milano, 1944 – 2013) racconta se stesso e il proprio lavoro, spiegando come le proprie fotografie mettano al centro lo spazio, senza pregiudizi. Il fotografo si muove dalla sua Milano alla Francia, da Beirut alla Silicon Valley, dal porto di Genova a Mosca e spiega come la “lentezza dello sguardo” sia fondamentale per comprendere e dare un senso ai luoghi.