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Venezia vende la Casa dei Tre Oci al filantropo e mecenate Nicolas Berggruen

La casa dei Tre Oci, a Venezia La casa dei Tre Oci, a Venezia
La casa dei Tre Oci, a Venezia
La casa dei Tre Oci, a Venezia

I Tre Oci diventeranno la sede europea del Berggruen Institute, fondazione no profit attiva nelle politiche internazionali. Con interessi in artre e cultura

In molte altre occasioni simili, questo articolo avrebbe avuti toni aspramente polemici. Sì, perché vedere un gioiello del nostro patrimonio storico e artistico, con una ricchissima storia passata e presente, finire venduto in mani straniere, è una cosa che non vorremmo mai verificarsi. Senza che nessuna delle istituzioni preposte – soprintendenza, soprattutto Ministero della Cultura – abbiano fatto nulla per evitarlo. Ma in questo caso i rilievi sono decisamente attenuati: anche se resta il fatto che la Casa dei Tre Oci, lo straordinario edificio eclettico della Giudecca, a Venezia, non è più italiano.

La proprietaria Fondazione di Venezia, che ne era proprietaria, se ne è dovuta liberare per sistemare questioni di bilancio. E l’ha venduta per 8 milioni di euro al Berggruen Institute, fondazione no profit che fa capo al miliardario e filantropo Nicolas Berggruen. Da qui vengono le attenuanti: la storica struttura dei Tre Oci non perderà infatti le sue connotazioni culturali, che al contrario saranno esaltate nel nuovo assetto proprietario. Nicolas Berggruen è infatti il figlio di quell’Heinz grande collezionista e mercante d’arte. Fondatore a Berlino del Berggruen Museum, che espone un centinaio di opere di Pablo Picasso oltre a opere di Paul Klee, Henri Laurens, Matisse, Giacometti.

La Casa dei Tre Oci diventerà quindi la sede europea dell’istituto che ha già sedi a Los Angeles e a Pechino. Fino al 2023 la Fondazione di Venezia potrà continuare a usare l’edificio per iniziative culturali in collaborazione con il Berggruen Institute. Che in futuro ne farà sede per convegni, simposi e workshops nel suo principale campo di interesse, vale a dire le politiche internazionali. Oltre e proseguire il programma attuale con mostre di fotografia, arte, architettura. “Siamo orgogliosi che subentri una istituzione prestigiosa che esercita la stessa nostra missione con mezzi e relazioni internazionali più ampie”, ha commentato il presidente della fondazione Michele Bugliesi.

https://www.treoci.org/

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