Print Friendly and PDF

Un video riprende Banksy all’opera: è proprio suo il murale di Reading!

Banlsy all'opera sulla facciata del carcere di Reading Fotogramma dal video di Banksy
Banlsy all'opera sulla facciata del carcere di Reading
Fotogramma dal video di Banksy

“The Create Escape”. Banksy rivendica il murale della facciata del carcere di Reading pubblicando un video che lo ritrae all’opera. E scomoda perfino il Ministro della Giustizia mentre gli attivisti esultano per la visibilità mediatica alla loro causa: trasformare il carcere abbandonato in un centro artistico e culturale

Banksy rivendica paternità del murale di Reading

Come da rituale, Banksy ha aspettato qualche giorno prima di rivendicare la paternità dell’opera sulla facciata del carcere di Reading (UK). E lo ha fatto in grande stile, con un video che lo riprende all’opera mentre da una impalcatura crea “furtivamente” il suo murale con la tecnica dello stencil.

View this post on Instagram

A post shared by Banksy (@banksy)

The Create Escape

La clip è intitolata “The Create Escape”, e inizia con l’immagine familiare del pittore americano Bob Ross, celebre per i suoi video tutorial degli anni ottanta/novanta su “The Joy of painting”. Insomma, con quel tocco di ironia che lo contraddistingue da sempre, l’artista di Bristol in pratica mostra come si può creare uno stencil clandestino in piena notte, sospesi sopra una impalcatura a diversi metri di altezza.

Come abbiamo già evidenziato nel nostro precedente articolo, il murale riprende un detenuto che evade dalla prigione con le classiche lenzuola annodate tra loro. Solo che in questo caso il detenuto probabilmente è Oscar Wilde – che in quella prigione passò due anni di lavori forzati a causa della sua omosessualità – e si porta dietro la macchina da scrivere, simbolo di libertà di pensiero ed evasione dello spirito, oltre la meschinità di persone o situazioni.

Gli attivisti esultano

Oltre all’omaggio a Oscar Wilde, il murale di Banksy racchiude in realtà un appoggio, nemmeno tanto velato, alla causa degli attivisti di “Save Reading Gaol” che mirano a  trasformare il carcere ormai abbandonato di Reading in un hub artistico e culturale per la città.

Tanto è vero che dopo la pubblicazione del video con il quale Bansy ha rivendicato la paternità dell’opera, hanno ringraziato apertamente sui social l’artista per la visibilità mediatica che la sua firma ha recato alla loro campagna:

Siamo entusiasti che Banksy sembri aver dato il suo sostegno al desiderio del consiglio di trasformare il vuoto di Reading Gaol in un faro di arte, eredità e cultura. Con questo pezzo di opera d’arte che ha giustamente chiamato Create Escape“.

A poche ore dalla pubblicazione del suo video già sembrano in effetti sortire i primi risultati. Da quanto riporta la BBC, il Ministero della Giustizia – titolare del sito – ha affermato di essere “consapevole che Banksy ha confermato di essere il responsabile dei graffiti. Stiamo valutando i passi successivi e forniremo un aggiornamento a tempo debito”.

Commenta con Facebook