Una scoperta storica: un simile ritrovamento non avveniva dai tempi del ritrovamento dei Rotoli del Mar Morto. Scoperti nella “Grotta dell’orrore” frammenti biblici risalenti a 2000 anni fa. Nella stessa zona sono stati riportati alla luce un cestino perfettamente conservato di 10.000 anni fa e lo scheletro di un bambino o di una bambina in posizione fetale
Una scoperta storica, nuovi frammenti biblici
Una scoperta storica. Un simile ritrovamento non avveniva dai tempi del ritrovamento dei Rotoli del Mar Morto tra il 1947 e il 1956. Gli archeologi israeliani hanno infatti annunciato il ritrovamento – in una grotta nel deserto della Giudea, a sud di Gerusalemme – di 20 frammenti di testi biblici risalenti a circa 2000 anni fa. Recano linee di testo in greco dai libri di Zaccaria e Naum, anche se la parola “Dio” è in paleo-ebraico.
Secondo gli esperti israeliani, i rotoli sono stati nascosti durante la Rivolta di Bar Kochba contro Roma. La guerra giudaica contro l’occupazione romana ai tempi dell’imperatore Adriano.
La grotta in questione è chiamata “Grotta dell’Orrore” dopo il ritrovamento negli anni Sessanta di decine di scheletri di combattenti di Bar Cochbà, probabilmente morti di stenti in quanto i romani, accampati da un’altura, ne avevano impedito la fuga.
Un vasto programma di ricerca
Non si tratta di una scoperta avvenuta per caso, ma il risultato di un vasto programma di ricerca finanziato dal Ministero degli affari e del patrimonio di Gerusalemme che coinvolge gli esperti dell’Autorità israeliana per le Antichità e il Dipartimento di Archeologia. Una campagna che si occupa di scandagliare le 400 grotte della zona (si tratta di un’aera complessiva di 80 km circa) dopo decenni di abbandono con il conseguente interessamento dei ladri di reperti.
Un’operazione difficile e rischiosa, perché la maggior parte delle grotte si affacciano su speroni rocciosi. Quindi l’accesso è possibile solo ricorrendo a vere e proprie acrobazie di esperti con l’uso di funi oltre all’utilizzo di droni. Motivo per il quale le autorità hanno sconsigliato a tutti di accedervi, in quanto il pericolo di una caduta è altissimo.
Da questo link della pagina facebook di Israel Antiquities Authority potete vedere il video della scoperta.
Gli altri reperti ritrovati
Oltre ai preziosi frammenti, nella stessa zona sono tornate alla luce anche numerose monete, sempre risalenti ai tempi della rivolta di Bar Kochba, alcuni pettini di legno (con tanto di resti millenari di un pidocchio), la suola di un sandalo. E poi un canestro risalente a 10.000 anni fa, e lo scheletro in posizione fetale parzialmente mummificato di un bambino o di una bambina risalente a 6000 anni fa. Così come per i frammenti e gli altri reperti, il particolare microclima della grotta, ha permesso l’eccezionale conservazione.
Secondo Avi Cohen, direttore del Ministry of Jerusalem and Heritage, “i frammenti dei testi biblici e i reperti dell’epoca del secondo Tempio di Gerusalemme confermano le radici della storia ebraica in questa regione. Ma hanno anche importanza per il mondo intero”.