“Cerimonia dà vita a una presenza capace di esprimersi attraverso la sua ciclicità, inserendosi nel processo che già vive lo spazio. L’intervento, accompagnando lo stato di abbandono dell’area per circa un anno, innescherà quindi una crasi tra questo processo e quello celebrativo dell’architettura” (E. Tresoldi)
Edoardo Tresoldi è un artista italiano nato nel 1987 a Cambiago (MI). Raggiunge la notorietà internazionale grazie al suo intervento di ricostruzione della basilica paleocristiana di Siponto, nel 2016. Nel 2019, Forbes lo inserisce nella lista dei più importanti artisti under-30 europei. L’architetto lombardo ha deciso di omaggiare Bologna con un’installazione site-specific nell’area dell’ex Mercatone Uno (via Stalingrado, 13) realizzata con la collaborazione di quindici giovani studenti della TRAC- Tresoldi Academy. L’Accademia nasce dalla cooperazione di STUDIO STUDIO STUDIO di Edoardo Tresoldi e YAC-Young Architects Competitions.
Il progetto coinvolge giovani talenti provenienti da tutta Italia in un percorso formativo volto alla realizzazione di architetture, il cui linguaggio ricorda molto da vicino quello di Tresoldi. La prima edizione si è svolta con il contributo di Renzo Piano e del gruppo di lavoro G124, rivolto alla ricerca e alla progettazione costante sul tema spinoso delle periferie urbane. Questo progetto ha visto la collaborazione del Gruppo Unipol, da sempre molto attento a questa realtà.
I partecipanti del work-shop emiliano si sono occupati della rivalutazione di un’area abbandonata da almeno un decennio al più totale degrado: quella dell’edificio che ospitava il grande magazzino che si affaccia su via Stalingrado, una via molto trafficata di Bologna. Chi conosce bene la città, è consapevole degli sforzi fatti negli anni per tentare di rivalutare e di valorizzare il quartiere Bolognina, una realtà molto delicata e troppo spesso problematica.
La missione di Cerimonia è quella di donare una nuova vita ad un edificio abbandonato, perfettamente inserita nel progetto di rivalutazione del piccolo quartiere e di tentare un’apertura su un punto di vista inedito di questi luoghi. L’installazione non è pensata per lo stravolgimento estetico di un luogo abbandonato; al contrario, si fonderà con esso con il passare dei giorni e dei mesi, fino ad arrivare ad essere completamente assorbita da ciò che la circonda, in una fusione totale e definitiva. Sarà lo stesso sito, con la sua vegetazione spontanea e i suoi detriti, a decidere quale sarà il destino di Cerimonia nel tempo e sarà l’installazione stessa ad adattarsi al luogo in cui è stata concepita, dando vita ad un’unione fortissima tra architettura e paesaggio urbano.
Il processo di Cerimonia è diverso da altri tentativi di rivalutazione delle aree abbandonate: l’installazione di Tresoldi non vuole alterare un ambiente per crearne un altro ma, al contrario, il grande monumento dialoga con il contesto e ad esso si adatta, diventando un tutt’uno con l’ambiente che lo circonda.
Per tutto l’arco del 2021, Cerimonia e l’area dell’ex Mercatone Uno, cresceranno e si deterioreranno insieme, fino a che il capannone non verrà demolito per fare spazio ad un cantiere che darà vita ad un nuovo complesso residenziale. Inaugurata il 31 ottobre 2020, l’installazione era stata concepita per essere vissuta in maniera partecipativa: era prevista una passerella che accompagnasse in sicurezza il visitatore all’interno del capannone, per entrare nell’intimità dell’architettura. Purtroppo, la chiusura dei musei in tutta Italia, non ha reso possibile questa fruizione, ma l’installazione sarà comunque visibile dall’esterno attraverso una parete in plexiglass appositamente realizzata, dalle 8:30 alle 20:30.