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Apre il Visitor Centre di Gent, la nuova casa dell’Agnello Mistico di van Eyck

Sint Baafskathedraal Gent, www.artinflanders.be, foto Dominique Provost Sint Baafskathedraal Gent, www.artinflanders.be, foto Dominique Provost
Sint Baafskathedraal Gent, © www.lukasweb.be -Art in Flanders, foto Cedric Verhelst
Sint Baafskathedraal Gent, © www.lukasweb.be -Art in Flanders, foto Cedric Verhelst

La Cattedrale di San Bavone – St Baafs a Gent svela oggi, 25 marzo 2021, il nuovo Visitor Centre. L’avveniristico centro esperienziale è dedicato alla cattedrale gotica e alle opere d’arte che custodisce, in particolare al capolavoro assoluto di Jan e Hubert Van Eyck: il Polittico dell’Agnello Mistico.

La storia

É una fine, ma soprattutto un nuovo inizio. La storia del Polittico dell’Agnello Mistico è così lunga – Hubert van Eyck ha iniziato a dipingerlo nel 1426, Jan van Eyck l’ha concluso nel 1432 – che non poteva che essere anche travagliata. Le peripezie che i 12 pannelli hanno vissuto raccontano insieme le vicissitudini degli ultimi sei secoli di storia e l’importanza che l’opera, attraverso questi, ha saputo mantenere. Ricostruirne nel dettaglio la vicenda meriterebbe un intero approfondimento, per questo ci limitiamo a toccarne gli eventi più incredibili.

Nel corso di 600 anni, il Polittico venne a più riprese smontato e rimontato, vuoi perché alcune sue componenti (Adamo ed Eva) erano ritenute “troppo conturbanti”, oppure perché acquistate (legalmente) da un collezionista inglese (1816). Durante la prima guerra mondiale i pannelli furono messi in sicurezza lontano da Gand, ma alcuni di loro vennero drammaticamente trafugati nel 1934 (il pannello dei Giudici Integri non è più stato ritrovato, quello che si vede oggi è una copia). Con l’inizio del nuovo conflitto, il Belgio provò a inviare l’opera preventivamente in Vaticano, ma proprio durante il trasporto arrivò la notizia della sigla dell’Asse Roma-Berlino e l’opera fu ricoverata provvisoriamente a Pau, in Francia, dove venne trafugata da Hitler nel 1942, che la nascose in una miniera di sale. Il polittico venne poi recuperato al termine del conflitto e restituito al Belgio, il quale iniziò da quel momento un lungo percorso di restauro.

Van Eyck, The Mystic Lamb after restauration ©www.lukasweb.be, Art in Flanders, foto KIKIRPA
Van Eyck, The Mystic Lamb after restauration © www.lukasweb.be, Art in Flanders, foto KIKIRPA
Il Visitor Centre

L’ultimo – eseguito dall’Istituto Reale per il Patrimonio Culturale (KIK-IRPA) – si è svolto dal 2012 al 2019 e ha condotto al capitolo finale (salvo imprevisti stravolgimenti) della lunga storia dell’opera. La cappella del Sacramento della Cattedrale di San Bavone – St Baafs a Gent, che fa parte del Visitor Centre, è oggi la nuova e definitiva casa del celebre polittico. Un luogo intimo ma che allo stesso tempo garantisce un’esperienza completa al visitatore – che può ammirare entrambi i lati della pala – e le giuste condizioni di conservazione, grazie alla speciale teca in vetro che lo ospita.

La Cattedrale si fa pioniera di un’offerta culturale e turistica che combina il patrimonio antico alla tecnologia più avanzata. Una vera innovazione nel campo della museologia. Il visitatore può infatti avvalersi di un assistente virtuale digitale personale, disponibile in 9 lingue, che lo guida da una cappella all’altra attraverso la storia della cattedrale e del Polittico. In ognuna delle cappelle, per mezzo di occhiali oppure di un tablet di realtà aumentata, l’ambiente circostante si sovrappone alle ricostruzioni 3D. La visione delle immagini è accompagnata dalla narrazione della travagliata storia del dipinto di cui abbiamo parlato in apertura di articolo.

Sint Baafskathedraal Gent, www.artinflanders.be, foto Dominique Provost
Sint Baafskathedraal Gent, www.artinflanders.be, foto Dominique Provost
L’opera

Il Polittico dell’Agnello Mistico è composto da 12 pannelli in legno di quercia – otto dei quali dipinti recto verso, in modo da essere visibili anche quando l’opera è chiusa – disposti su due registri. Il più iconico, L’Adorazione dell’Agnello Mistico, è posto al centro. Il tema iconografico del polittico è quello della Redenzione, con un prologo terreno (sportelli esterni) e la conclusione tra i beati del paradiso (sportelli interni).

Per molte ragioni il Polittico è riconosciuto come una delle opere dell’arte più influenti della storia. Mostra indubbiamente alcuni caratteri che divennero tipici di van Eyck e di chi provò a ispirarsi a lui: il naturalismo analitico, i colori luminosi, la cura nei dettagli paesaggistici, gli effetti di luce derivanti da un innovativo uso della pittura ad olio. E, soprattutto, la geometria illusoria con cui l’opera appare avvolgere lo spettatore. A questa partecipa anche un certo spaesamento, dato dal contrasto tra le monumentali figure superiori e i paesaggi ampi e pieni di figure della parte inferiore. Una disomogeneità che rende unica e particolare la composizione, senza però alterarne l’organicità.

Il registro inferiore è dominato, al centro, dal grande pannello dell’Adorazione dell’Agnello mistico. Questa si svolge in un lussureggiante giardino paradisiaco, con una folta schiera di adoratori (papi, santi, martiri, pagani) che si raccoglie attorno all’altare. Qui l’Agnello, simbolo di Cristo, giace adorato da un gruppo di angeli. Sopra di lui lo Spirito Santo, simboleggiato da una colomba, irradia la Grazia divina; sotto troviamo invece la Fontana della Vita. Nei pannelli laterali trovano spazio altri adoratori: i Buoni Giudici, i Cavalieri di Cristo, poi gli Eremiti e i Pellegrini.

Il registro superiore è dominato nel centro da una figura misteriosa. Un uomo barbuto, su un trono, è circondato da una corona di archi a tutto sesto, porta in testa una tiara e regge uno scettro. Secondo le interpretazioni potrebbe rappresentare Dio, oppure Cristo Re, come anche la Trinità. Accanto a lui la Vergine Maria e Giovanni Battista. Gli angeli cantori e gli angeli musicanti occupano i pannelli laterali. Ai massimi estremi, opposti, ci sono Adamo ed Eva, i responsabili della venuta del Redentore.

Sul retro delle ante la scena è dominata dall’Annunciazione. Ad accompagnare la scena le grandi figure dei profeti Zaccaria e Michea e di due sibille.

Il Polittico è stato esposto, seppure per breve tempo, nella grande mostra Van Eyck – An Optical Revolution presso il Museo di Belle
Arti (MSK) a Gent.

Sint Baafskathedraal Gent, © www.lukasweb.be -Art in Flanders, foto KIKIRPA
Sint Baafskathedraal Gent, © www.lukasweb.be -Art in Flanders, foto KIKIRPA
Il restauro

Le prime due fasi del trattamento di restauro (che hanno riguardato prima i pannelli esterni e poi il registro inferiore di quelli interni) della Pala d’altare si sono svolte tra ottobre 2012 e dicembre 2019. I lavori sono stati effettuati, su richiesta dei Custodi della Cattedrale di San Bavone, dal Royal Institute for Cultural Heritage (KIK-IRPA) al Museo delle Belle Arti di Gand (MSK).

Quando il restauro dei pannelli della pala d’altare ha avuto inizio, il progetto era quello di rimuovere il ritocco effettuato in tempi relativamente recenti con la moderna vernice ossidata, consolidare gli strati di pittura e rafforzare i supporti. I restauratori, tuttavia, scoprirono gradualmente che lo strato di vernice era coperto da zone molto ampie di sovraverniciatura, la cui esistenza è rimasta sconosciuta per secoli. Ora si presume che queste aggiunte successive risalgano alla metà del XVI secolo. Ciò significa che la qualità eccezionale della Pala d’altare non era visibile da quasi 500 anni.

Ulteriori ricerche dei restauratori e laboratori del KIK-IRPA e delle università di Gand e Anversa hanno rivelato che la sovraverniciatura, che copriva circa il 70% della superficie, poteva essere rimosso senza danneggiare lo strato di vernice originale.

Il trattamento ha portato a rivelazioni iconografiche ed estetiche uniche. I pannelli ora sono molto più vicini al loro aspetto originale e mostrano nuovi elementi iconografici. Il restauro ha rivelato anche la bellissima tecnica pittorica dei fratelli Van Eyck nella sua pienezza.

Il trattamento intensivo del registro superiore della pala d’altare interna è previsto dopo l’anno 2020-2021 dedicato a Van Eyck.

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