Il dipinto venduto a Dubai fa dell’autore Sacha Jafri il secondo artista vivente più pagato, dopo Beeple con il celebre NFT da 69 milioni di dollari
La sua idea era di suddividere il dipinto e venderlo in 60 segmenti separati. Per raccogliere 30 milioni di dollari destinati a sostenere “l’uguaglianza digitale globale”. Dipinti che sarebbero stati venduti in quattro aste a Dubai. Con buone possibilità di successo, se è vero che fra i suoi collezionisti si annoverano personaggi del calibro dell’attrice Eva Longoria, del musicista Paul McCartney e dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Di chi parliamo? Dell’artista britannico Sacha Jafri, e della sua opera The Journey of Humanity, il dipinto più grande del mondo, come certificato dal Guinness dei primati. Oltre 1500 metri quadrati di tela, una coloratissima astrazione gestuale che incorpora dipinti realizzati da bambini di circa 140 paesi del mondo.
Per realizzare l’opera Jafri si è rinchiuso per diversi mesi in una hall dell’Atlantis Palm Hotel, a Dubai. Documentando il work in progress via social, anche per far crescere l’aspettativa in vista della vendita a scopi benefici. Alla fine le modalità della vendita sono cambiate, ma il risultato finale è andato molto al di sopra delle attese. Il dipinto da record è stato infatti venduto in un unico lotto, acquistato da Andre Abdoune, amministratore delegato di Altius Gestion International Holding. Che nell’asta di Dubai ha staccato un assegno da 62 milioni di dollari, che fa di Jafri il secondo artista vivente più pagato, dopo Beeple con il celebre NFT da 69 milioni di dollari venduto da Christie’s all’inizio di questo mese. I proventi andranno a una varietà di organizzazioni, tra cui UNICEF, UNESCO, Ministero dell’Istruzione degli Emirati Arabi Uniti e Global Gift Foundation.
https://www.instagram.com/sachajafri/