Al Musée Magnelli, una grande mostra celebra la creatività della città di Vallauris, ville-atelier da cui passarono artisti come Picasso, Matisse, Chagall, Cocteau, Brauner e molti altri.
Comune francese di 25mila abitanti stretto tra Cannes e Antibes, a un’ora dalla frontiera italiana, Vallauris ospita il Musée Magnelli, consacrato al pittore fiorentino Alberto Magnelli e dedicato all’arte della ceramica. A partire dal 26 giugno 2021, l’istituzione presenta la mostra Villauris, la ville-atelier, che valorizza l’attrattività della cittadina nel secondo dopoguerra e il suo savoir-faire eccezionale nella produzione ceramica.
Dopo un lungo letargo, negli anni ’30 Vallauris, antica città dell’argilla, vede l’arrivo di artisti formatisi in scuole di belle arti o arti applicate, come André Baud, Roger Picault e Roger Capron. Ma è l’avvento di Picasso, nel 1948, a segnare una svolta per la località: il luogo attira pittori e scultori decisi a consacrarsi alle cosiddette arti del fuoco e alla lavorazione dell’argilla, collaborando con gli artigiani dei laboratori di Vallauris. Tra questi, il celebre atelier MADOURA creato nel 1938 da Suzanne Ramié.
Tra gli artisti più noti, curiosi di sperimentare un nuovo materiale, ci sono anche Matisse, Chagall, Cocteau, Brauner, in seguito raggiunti dagli amici poeti e scrittori, come Éluard e Prévert. La località si trasforma, per circa un decennio, in una vera e propria ville-atelier animata da incontri, sperimentazioni, feste. L’esposizione, a cura di Céline Graziani, ripercorre questo periodo di fermento artistico e culturale attraverso quattro sezioni che ne seguono lo sviluppo in ordine cronologico.
Informazioni
26 giugno – 31 ottobre 2021
Musée Magnelli, musée de la céramique
Place de la Libération, Vallauris