La passione di Gazzè per Leonardo era nota a tutti dal Festival di Sanremo. Quando si presentò sul palco indossando una lunga tunica scura di velluto, e il tipico cappello indossato da Da Vinci
“Come l’albero trova forza nei rami intrecciati che resistono al vento, così noi abbiamo trovato l’alchimia unendoci in ensemble”. Ormai assume quasi i tratti di una reincarnazione, quella del cantautore Max Gazzè nei confronti di Leonardo da Vinci. Citato, nelle dichiarazioni riportate da Leggo, nel presentare “La Matematica dei rami”, disco in uscita in questi giorni per Virgin. Che vede Gazzè collaborare con la Magical Mystery Band (MMB), al secolo Daniele Silvestri, Fabio Rondanini (Calibro 35 e Afterhours), Gabriele Lazzarotti (Propaganda Live), Duilio Galioto (Avion Travel), Daniele Fiaschi e Daniele “il Mafio” Tortora. La citazione leonardesca è del resto alquanto pedissequa: con il vinciano che nel suo Trattato della pittura cita – tra l’altro – “il vento, che percuote le cime di essi alberi ad esso volte, le appoggia agli altri rami più potenti”.
La passione di Gazzè per Leonardo era del resto nota a tutti dal Festival di Sanremo. Quando il cantante si presentò sul palco indossando una lunga tunica scura di velluto, e il tipico cappello indossato da Da Vinci. Arricchendo l’infingimento con lunghi capelli e folta barba grigia. “È un bellissimo studio di Da Vinci che racconta l’equilibrio dei rami, lo sviluppo dell’albero insieme alle sue parti, un modo naturale per resistere alle aggressioni esterne del vento”, precisa ancora Gazzè, citando proprio gli studi leonardeschi contenuti nel Trattato e proiettandoli sulla compagine che lo affianca nel nuovo album. “Così anche per noi c’è stata quell’alchimia, dei veri incastri dell’anima che rappresentano le simbologie dell’albero, un archetipo importante“.