Roma città aperta 2021 è un progetto – totalmente gratuito – che permetterà a chiunque di poter stabilire un rapporto del tutto nuovo con l’arte contemporanea e vivere la propria città in modo diverso. Appena la situazione pandemica lo permetterà, infatti, sarà possibile visitare gli studi degli artisti e delle artiste della scena romana
Roma città aperta 2021
Se nell’immaginario collettivo l’artista del Novecento era identificato come lo scapestrato dalla vita maledetta, al giorno d’oggi, gli artisti contemporanei sono per lo più percepiti come distanti e autoreferenziali.
Evento collaterale de La Quadriennale d’arte 2020, il progetto di Nomas Foundation – “Roma città aperta“, a cura di Raffaella Frascarelli e Sabrina Vedovotto – che segna l’inizio di una mappatura delle artiste e degli artisti che vivono e lavorano a Roma, rappresenta la possibilità concreta di vivere un rapporto diverso con l’arte contemporanea e i suoi protagonisti. E scoprire che le ricerche alle quali lavorano sono molto più vicine alle nostre di quanto possiamo pensare.
Non appena la situazione pandemica lo renderà possibile infatti -,oltre cento artiste e artisti – dagli storicizzati ai mid-career, fino agli emergenti – apriranno le porte dei loro studi.
Accedere agli spazi più intimi degli artisti, assistere allo sviluppo creativo, curiosare tra le diverse tecniche e materie sarà come un viaggio nel sacro fuoco della creazione, mentre fuori la vita scorre frenetica tra le vie della città. Una sorta di laboratorio socio-culturale per un nuovo modo di vivere l’arte contemporanea, come bene comune e condivisibile. Il progetto in tal senso, potrebbe rappresentare l’inizio di uno scardinamento dell’idea statica di un’arte calata dall’alto ma vista come elemento consapevole e partecipativo
Come spiega una nota dei curatori, “la citazione al film di Roberto Rossellini intende suggerire il legame tra un passato determinato a ricostruire l’Italia dopo la liberazione dalla dittatura nazifascista e un presente deciso a riprogettare positivamente il futuro del paese oltre la pandemia”.
Come partecipare
Per partecipare – grazie alla collaborazione con le associazioni di quartiere e il coinvolgimento attivo dei Municipi – tutti coloro che vogliano effettuare un percorso di visite agli studi delle artiste e degli artisti, potranno prenotarsi inviando una mail a rca@nomasfoundation.com e scegliere tra quelli disponibili sul calendario che sarà comunicato e condiviso non appena il DPCM consentirà visite in presenza.
I documentari
Nel frattempo, è già possibile visitare “virtualmente” gli spazi creativi degli artisti attraverso una serie di documentari da Nomas Foundation e Accademia di belle arti di Roma, riprese e montaggio di Controcampo, in collaborazione con Monkeys VideoLab. I docufilm, in italiano e sottotitolati in inglese, accessibili dal sito di Roma città aperta e sul canale Youtube di Nomas Foundation, costituiscono l’archivio pubblico di Roma città aperta. I documentari rappresentano uno strumento di approfondimento delle artiste e degli artisti e delle loro tematiche di ricerca, dando al pubblico a distanza la possibilità di “entrare dal vivo” nei luoghi di produzione dell’arte.
Approfondimenti ed eventi collaterali
La mappatura sarà completata da una serie di approfondimenti ed eventi collaterali come i “PROGETTI” con la con la direzione scientifica di Raffaella Frascarelli che costituiscono ulteriori mappature e saranno raccolti nella sezione romacittaaperta.com/projects dove verranno specificate le rispettive caratteristiche, tempi di realizzazione e modalità di fruizione.