La questione del design contemporaneo si fa sempre più esigente; possediamo un’infinità di oggetti e non ce ne servono di più. Serve, piuttosto, un design che si metta al servizio di un mondo migliore unendo aspetti tecnologici, sociali e ambientali. Un excursus sul tema nel documentario di Arte in italiano.
Tanti oggetti nascono per facilitarci la vita e renderla più bella – ma il design ha anche un grande lato oscuro: è seduzione allo stato puro, suscita in noi bisogni inesistenti e alimenta la consumazione di massa. Motore della società dell’abbondanza, contribuisce attivamente alla distruzione ambientale. Tecnologia, materiale e concezione innovativa spesso trascurano le responsabilità del designer. Come può il design contemporaneo aiutarci a risolvere i problemi che ha lui stesso contribuito a creare?
Il design ha un potere immenso, e fortunatamente la sua eco-compatibilità non è più un argomento di nicchia. Sempre più attori di questo sistema si concentrano infatti sulla responsabilità sociale e ambientale dei prodotti. Diversi designer, ad esempio, sperimentano materiali compostabili per sostituire la plastica. Altri rivalorizzano oggetti già esistenti o praticano il riciclo dei materiali, mentre altri ancora non presentano oggetti pronti all’uso ma processi in cui chiunque può investirsi, sensibilizzando le persone.