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Il linguaggio della Accardi incontra la materia di Portaluppi. Miscela perfetta in Casa Corbellini-Wassermann

LOT 4
Carla Accardi (1924-2014)
Assedio rosso n.3
smalto su caseina su tela cm 97x162
ESTIMATE €100,000 - €150,000 ($112,500 - $168,750) 
PRICE REALIZED EUR 156,250
camino sala da pranzo MDC
camino sala da pranzo MDC
Dallo scorso 28 aprile fino al 19 giugno 2021 si può visitare nella sede milanese di Viale Lombardia di Massimo De Carlo una nuova mostra su Carla Accardi (1924-2014, una delle più importanti figure dell’astrattismo italiano), intitolata “Carla Accardi a casa” (martedì – sabato; 11:00 – 18:30 h, su appuntamento). La mostra è organizzata assieme a Francesco Impellizzeri, artista e membro del Comitato Scientifico dell’Archivio Accardi Sanfilippo.

L’interesse del mondo dell’arte in questa artista è cresciuto notevolmente negli ultimi due anni, assieme alle quotazioni delle sue opere. Diversi mercanti ed istituzioni hanno dedicato mostre personali e collettive alla artista. Citiamo ad esempio quella dedicata ai Sicofoil (materiale plastico trasparente e semirigido) da Matteo Lampertico a Londra l’anno scorso, e quella che ancora adesso si può visitare al piano terra del Museo del Novecento (“Carla Accardi. Contesti”, fino al 27 giugno 2021).

Camera da letto MDC
Camera da letto MDC
Sono circa una trentina di opere, fotografie ed altri oggetti, che popolano gli spazi di Casa Corbellini-Wassermann, palazzo degli anni ’30 dell’architetto Piero Portaluppi, in Viale Lombardia 17.

Entrando nella “Reception”, sala con affreschi che raffigurano le diverse proprietà della famiglia Corbellini-Wassermann, ci troviamo di fronte a due lampade del 2010 in sicofoil che illuminano delicatamente lo spazio. Nel piccolo bagno a destra, davanti allo specchio, è esposto un vaso di ceramica dipinto dall’artista nel 1980. Nell’enorme e quasi vuoto spazio che sarebbe stato il salotto, vediamo soltanto due opere: un enorme vinile su tela del 2004, rosso acceso e verde, e quattro piccole e colorate tele del 2008. A sinistra, nello studio, sono esposte diverse fotografie e libri, un piccolo sicofoil del 1981 e una grande tela del 2002.

Sala da pranzo MDC
Sala da pranzo MDC

In quello che viene chiamato “Smoking room” due opere interagiscono con il marmo rosa del camino di Portaluppi. Nella sala da pranzo, anch’essa con ben due camini, vediamo una grande opera del 2013, Sospeso nel Vuoto II, di 2 m x 2 m, che si riflette sullo specchio della parete opposta, che sarebbe stato “a capotavola”. Nel corridoio è appesa una grande tela di un giallo brillante che “gioca” coi marmi intarsiati verdi, rosa, bianchi, neri del pavimento. Visitando la mostra uno si immagina come sarebbe stata la casa se fosse ancora abitata.

La sala più sorprendente è la camera da letto, anch’essa spoglia se non per due tele degli anni ’50 e una enorme installazione: il Pavimento in feltro nero rosso bianco del 2009-2010, di ben 4 m x 4 m. Purtroppo, non potendo per ovvie ragioni camminare su quest’opera, uno non si può avvicinare a uno dei quadri, rimanendo costretto a guardarlo da lontano.

Il percorso si chiude con la cucina, uno spazio dal pavimento azzurro in cui ci troviamo davanti a un tavolo pieno di ceramiche di Faenza dipinte dalla Accardi, una scultura, due quadri e tre fotografie della artista scattate da Ugo Mulas nel ‘66.

Reception MDC
Reception MDC

Il criterio di distribuzione delle opere è chiaramente estetizzante, convivono negli stessi spazi opere degli anni ’80 e opere dei primi 2000, di diversi colori, il sicofoil è accostato al vinile, il feltro alla tempera… Massimo De Carlo non offre nessun tipo di spiegazione o di ordine cronologico, ma lascia comunque soddisfatto lo spettatore: i colori della Accardi sembrano pensati per vivere fra i marmi di Portaluppi. La mostra del Museo del Novecento risulta sicuramente più filologica e “accademica”. Potremmo pure pensare che le due mostre siano complementari: solo andando a vedere entrambe riusciamo a capire la a tutto tondo la personalità e la poetica di Carla Accardi. Se si cerca però una “esperienza estetica” appagante, la mostra di Viale Lombardia è il posto giusto. “Carla Accardi a casa” ci fa sentire, appunto, benvenuti. Portaluppi e Accardi ci accolgono dalla mano di De Carlo in uno spazio curato in ogni dettaglio, uno spazio in cui sembra che l’architetto e l’artista si siano messi insieme a tavolino per decidere come sarebbe stata ogni luce, ogni forma e ogni colore.

cucina MDC
cucina MDC
Smoking Room MDC
Smoking Room MDC
Salotto 1 MDC
Salotto 1 MDC
Corridoio MDC
Corridoio MDC
cucina 2 MDC
cucina 2 MDC

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