Il primo appuntamento dell’anno di Cambi dedicato ai gioielli è in programma per le giornate del 25 e 26 maggio. Tre cataloghi si susseguono dietro il rostro per soddisfare una vastissima platea di collezionisti: Spring Jewels, Fine Coral Jewels e Fine Jewels.
Il primo incanto a brillare è Spring Jewels, fissato per la mattina del 25 maggio. Una proposta adatta al collezionismo privato e a chi sta iniziando ad appassionarsi del settore. Si compone di una ricca selezione di perle, smalti, penne preziose, orologi-gioiello.
Dalle ore 14:00 sarà invece il turno dei Fine Coral Jewels. Importanti gioielli in corallo, amatissimi e ricercati dai collezionisti di tutto il mondo. In questa tornata saranno offerti più di 200 lotti creati con corallo Mediterraneo, Satsuma, Bokè, Miss, Aka, Deep Sea e Sciacca. In particolare, quest’ultimo è un materiale il cui fascino è rimasto intatto nei secoli e che trasporta la nostra immaginazione all’antica Grecia e a Roma. Tra i pezzi più interessanti ricordiamo una Importante collana di corallo con boules degradanti, fermezza in oro bianco 750/1000 con pavé di diamanti (stima: 30.000 – 35.000 euro).
La giornata del 26 maggio sarà invece totalmente dedicata al catalogo Fine Jewels, la selezione dei lotti più prestigiosi adatti ad un collezionismo ricercato e interessato anche all’investimento. Diamanti, solitaire, perle e molti altri preziosi saranno esitati dalle ore 15:00 ora italiana.
Tra i top lot troviamo due anelli, un Solitaire taglio smeraldo di ct 11.75 proveniente da Winston New York (stima: 200.000 – 300.000 euro) e l’Anello Bulgari “La dolce vita” con diamante fancy vivid yellow di ct 7.74 e diamanti (stima: 160.000 – 200.000 euro). Degne di nota anche la Rivière composta da 168 diamanti in platino commissionata ad Horowitz da una famiglia di industriali lombardi (stima: 100.000 – 120.000 euro) e la Raffinata tiara in platino, diamanti e mezze perle naturali (stima: 20.000 – 20.000 euro). Le tiare sono oggetti preziosi molto ricercati e ammirati da un ampio gruppo di collezionisti, e negli ultimi dieci anni il loro valore di mercato è salito ad un livello che non trova precedenti.