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A Mestre, l’arte contemporanea è tra i banchi del mercato. Intervista a Marina Bastianello, curatrice dell’iniziativa

Barbara Prenka, Whoopsi daisy come along, 2021

Prosegue con “Arte al Kilo”, il progetto della galleria mestrina di marina bastianello che mira a promuovere l’arte contemporanea nei contesti della vita quotidiana e a rendere i suoi linguaggi sempre più familiari presso il grande pubblico. Sono 17 gli artisti contemporanei le cui opere fanno parte di un’esposizione diffusa al mercato di San Michele di Mestre – tra i banchi che commerciano generi alimentari –che durerà fino al 30 giugno 2021.

Coinvolti gli artisti Nico Angiuli, Matteo Attruia, Paolo Brambilla, Orianne Castel, Boris Contarin, Nico Covre, Graziano Folata, Giulia Furlan, Antonio Guiotto, Penzo+Fiore, Sebastiano Pelli, Francesco Piva, Barbara Prenka, Giovanni Rossi, Michele Tajariol, Eva Chiara Trevisan e Matteo Vettorello.

Accompagnano l’iniziativa anche una serie di talk (venerdì 4, 11 e 18 giugno dalle ore 18) nel Polo M9, a cura di Penzo+Fiore e Alessio Vigni.

La curatrice Marina Bastianello ci ha raccontato il progetto in un’intervista.

“Arte al Kilo” è l’ultimo dei tanti interventi che hanno visto la marina bastianellogallery inserirsi sempre di più nel tessuto cittadino e negli spazi realmente vissuti dalla comunità locale, con loro scopo di arrivare a “nuovi pubblici”, anche estranei al mondo dell’arte. Come nasce l’idea di collocare questa iniziativa proprio al mercato di San Michele a Mestre?

Il progetto si prefigura come una nuova tappa del lavoro che da anni porto avanti. L’arte contemporanea è sempre stata vista come qualcosa di distante dalla vita quotidiana. Il mio obbiettivo è, invece, quello di mostrare che non è così. Arte al Kilo ha l’obbiettivo di ripristinare quel dialogo diretto tra opera d’arte e fruitore, un legame vitale per entrambi le parti. La decisione di esporre al Mercato di San Michele, così come quella di aprire la galleria a Mestre, è una questione affettiva, che si esprime nella volontà di investire in questa città considerandola un incubatore culturale dalle forti potenzialità.

Michele Tajariol, k.r.a.f.t., 2021, stampa digitale di collage, sacche7 di carta con manici, 32x45cm, mul_plo (serie di 200)
Michele Tajariol, k.r.a.f.t., 2021, stampa digitale di collage, sacche7 di carta con manici, 32x45cm, mul_plo (serie di 200)

L’arte contemporanea è tipicamente vista come qualcosa di difficile, ermetico o – come ha detto lei – “distante dalla vita quotidiana”. Come hanno reagito i commercianti alla sua proposta di ospitare nei loro banchi del mercato delle opere d’arte?

Sono rimasta molto sorpresa per la grande passione e la collaborazione che tutti i commercianti hanno dimostrato fin dalla prima volta che ho presentato il progetto. Durante l’allestimento si è creato una grande sinergia tra gli artisti e i proprietari dei banchi. Credo che Arte al Kilo possa essere l’occasione per far comprendere alla gente che l’Arte Contemporanea sia più vicina di quanto uno non creda. Il titolo infatti è volutamente provocatorio e si riferisce al peso che l’Arte può e deve avere all’interno della nostra società.

Per i commercianti sarà una sfida: saranno loro infatti a dover rispondere alle frequenti domande che i clienti gli porranno su questi insoliti “inserti” artistici, che a volte non si rivelano subito come tali (penso immediatamente all’opera di Eva Chiara Trevisan, così ben inserita nel suo banco ittico da sembrare quasi un prodotto in vendita!). Quale è stato l’impatto con questa nuova responsabilità?

All’interno dell’esposizione i commercianti svolgono un ruolo attivo fondamentale: rappresentano il trait d’union che mette in collegamento la vita quotidiana con il mondo artistico. Affinché la mediazione funzioni è necessario che il linguaggio utilizzato sia lo stesso che noi adoperiamo nella vita di tutti i giorni. L’opera di Eva Chiara Trevisan, “Archivio” è un perfetto esempio di come le opere siano state pensate dagli artisti per integrarsi in maniera naturale all’interno degli spazi del mercato. Inoltre, questa opera assume un ulteriore valore poiché si pone in diretta connessione con la mostra personale della stessa Eva Chiara Trevisan, “La Huella”, che in questo mese è allestita all’interno della galleria.

Mercato San Michele
Mercato San Michele

Chi ha scelto dove posizionare le opere, a quale banco assegnarle?

Durante la fase dell’allestimento, seguendo sempre una precisa idea curatoriale, il posizionamento delle opere è stato modificato una volta che i commercianti hanno conosciuto fisicamente gli artisti e le loro opere. La sinergia che si è creata è stata davvero incredibile e ha permesso di creare un allestimento perfettamente integrato con gli alimenti che ogni giorno il mercato mette in mostra.

In molti casi, i lavori sono talmente ben mimetizzati con il contesto dove sono stati installati, che saltano all’occhio quasi all’ultimo momento. In qualche caso (mi viene in mente la busta in carta di Michele Tajariol, edizione di 200 pezzi numerata e firmata, a disposizione di un banco di ortofrutta), l’acquirente si può portare a casa un pezzo di un’opera d’are senza accorgersene. Da curatrice del progetto, ha dato indicazioni agli artisti o ha lasciato loro carta bianca in merito a che tipologia di opere presentare?

Quando ho proposto “Arte al Kilo” agli artisti, non ero sicura avrebbero accettato. Questo è un progetto coraggioso che implica una sfida notevole per tutti coloro che ho chiamato ad esporre. Tuttavia, sono sempre stata fiduciosa sulla riuscita della mostra, perché conosco il lavoro di tutti i 17 artisti e tra di noi c’è un legame di reciproca fiducia. Una volta delineato il progetto ho ricevuto varie proposte da parte degli artistiche poi ho selezionato in base alla coerenza con la mostra.

La gallerista Marina Bastianello

Realizzerà un sondaggio presso i commercianti per capire quali sono state le reazioni delle persone?

Può essere una bella idea! Anche se credo che il miglior sondaggio sia quello che qualsiasi persona può realizzare da sola, facendo una semplice passeggiata all’interno del mercato. Solo in questo modo si possono cogliere le diverse reazioni che le persone hanno quando scoprono di trovarsi di fronte ad un’opera d’arte.

Nico Covre, Nuda e Cruda, 2021, stampa digitale su carta Bindakote
Nico Covre, Nuda e Cruda, 2021, stampa digitale su carta Bindakote

INDIRIZZO:

Mercato San Michele

Via Francesco Scipione Fapanni, 35-21

Mestre (VE)

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