20.000 metri quadrati di paesaggio esotico. Tropicalia avrà una cupola trasparente alta 35 metri con una lussureggiante foresta tropicale
20.000 metri quadrati di paesaggio esotico, dove uccelli, farfalle, pesci e rettili convivono armoniosamente in un unico ecosistema. Niente di strano? No, se non che tutto ciò accade a climi ben lontani da quelli che pensate. Accade nel Nord della Francia, sulla Côte d’Opale, il tratto di Canale della Manica che si trova davanti alla costa Sud dell’Inghilterra. Com’è possibile? Grazie a Tropicalia, la più grande serra a cupola singola del mondo. Con un’innovativa cupola trasparente alta 35 metri che preserva una lussureggiante foresta tropicale, garantendo luce naturale e una temperatura costante di 26 gradi.
È questa la risposta data dall’architetto Thomas Coldefy alla domanda posta da Hashim Sarkis alla base della Biennale Architettura 2021: “How will we live together?”. “In antropologia, la domus fu un fenomeno unico e senza precedenti”, sottolinea Coldefy, contestualizzando il proprio progetto in chiave anche storica; “un sistema autosufficiente caratterizzato dal perfetto equilibrio tra l’uomo, la natura e gli animali, in grado di co-evolvere con conseguenze ed effetti che nessuno avrebbe potuto immaginare”.
Flora e fauna tropicale
Tropicalia viene presentata come evento collaterale della Biennale dall’organizzazione no-profit Zuecca Projects con lo studio di architettura Coldefy, con una mostra presso lo Squero Castello (vicino alla nuova uscita dell’Arsenale). “La mostra indaga l’impatto, nella nostra vita quotidiana, delle strutture costruite dall’uomo, incitando a riflettere sulle esperienze e sulle conseguenze della domanda ‘Qual é il ruolo dell’Architettura al giorno d’oggi?’”, aggiunge l’architetto.
L’esposizione presenta i risultati più recenti delle ricerche sulla flora e sulla fauna tropicale, le unicità architettoniche ed ingegneristiche della serra, e il suo innovativo sistema sostenibile di trattamento dell’aria. Dal 2024, data di apertura, i visitatori della serra avranno la possibilità di fare un’esperienza immersiva dell’ecosistema tropicale. All’interno di questa “bolla” naturale che “non genera una frattura nel paesaggio circostante, ma ci si integra, fondendosi con esso”.
