Prende il via l’11 giugno al Guggenheim Bilbao La linea dell’ingegno: una mostra che riunisce autori che impiegano materiali e tecniche insolite, sfidando in maniera ludica le convenzioni estetiche come manifestazione di ingegno e senso dell’umorismo.
Una selezione di opere della Collezione del Museo si uniscono a un corpus in prestito a lungo termine per dare luogo alla mostra La linea dell’ingegno, a cura di Lekha Hileman Waitoller. In scena al Guggenheim Bilbao fino al 6 febbraio 2022, l’esposizione ruota attorno al concetto di sperimentazione, riunendo artisti di diverse generazioni che insistono sull’ingegno attraverso vari mezzi espressivi. In mostra, alcune opere significative della Collezione poche volte esposte insieme ad altre più conosciute dal pubblico. Gli autori inclusi nell’esposizione, di natura inquisitoria, impiegano materiali e tecniche insolite, sfidando in maniera ludica le convenzioni estetiche come manifestazione di ingegno e senso dell’umorismo.
Tra questi figura, ad esempio, George Baselitz, che nella sua iconica serie La signora Lenin e l’usignolo (Mrs. Lenin and the Nightingale), 2008, presenta le figure umane al contrario su grandi ed espressive tele, ottenendo il distanziamento dello spettatore e una certa astrazione formale, senza perdere la componente figurativa.
O ancora, Hichiko Happo (2014) di Yoko Ono, un dipinto gestuale creato durante una commovente performance pubblica dell’artista in occasione della sua esposizione presso il Museo nel 2014, che incarna le pratiche performative e plastiche della Ono.
La linea dell’ingegno è la prima esposizione organizzata dalla curatrice Lekha Hileman Waitoller, inclusa nel Museo Guggenheim Bilbao a ottobre 2019 proveniente dall’Art Institute of Chicago.